Nuovi loculi a Staranzano per blindare il caro estinto

STARANZANO. C’è carenza di posti nei due cimiteri di Staranzano e il caro estinto rischia di finire seppellito a Monfalcone. Ma per evitare questa soluzione il Comune ha deciso di correre ai ripari, con la costruzione di nuovi loculi. Altrimenti sarà necessario applicare la convenzione siglata con il Comune di Monfalcone, valida perr due anni, che prevede in caso di emergenza di utilizzare per un anno 10 posti negli spazi del camposanto di via 24 Maggio.
La giunta comunale di Staranzano, proprio negli ultimi giorni del 2015, ha deliberato però la costruzione di un nuovo ossario- cinerario utilizzando uno spazio nel “vecchio” cimitero di via De Amicis, approvando un progetto definitivo di esecuzione delle opere. La spesa complessiva dell’opera ammonta a 35mila euro. Il progetto è stato affidato all’architetto Alessio Floreancig di Monfalcone e comprende sia l’incarico del preliminare sia quello definitivo ed esecutivo, oltre alla direzione lavori, il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dell’ossario. Il costo del professionista comprensivo di oneri fiscali è stato di 10.784 euro.
Ma per arginare l’eventuale urgenza, contemporaneamente il Comune ha aumentato i posti anche nel nuovo cimitero in via delle Acacie. A marzo scorso, infatti, la Società Cooperativa Consortile Dea lavori edili e stradali di San Giovanni al Natisone, si era aggiudicata la gara di appalto per i lavori di ampliamento del cimitero comunale di Staranzano per 55mila euro. Un cantiere che contempla la costruzione di altre opere cimiteriali già in via di esecuzione. «Con queste nuove costruzioni - afferma il sindaco Riccardo Marchesan - e con altri “fossi a terra” che si spera di utilizzare il più tardi possibile, il Comune si mette al riparo da eventuali situazioni di crisi, coprendo il proprio fabbisogno per una decina d’anni. E questo in attesa della costruzioni di lotti successivi del cimitero nuovo in via delle Acacie. E aggiunge: «La convenzione con Monfalcone - dice Marchesan - è una precauzione solo per casi eccezionali. Siamo convinti, perciò, che non ne avremo bisogno».
Il progetto definitivo redatto dal professionista, individua i lavori nel rispetto delle esigenze, dei criteri, dei vincoli, degli indirizzi e delle indicazioni stabiliti nel progetto preliminare. Contiene, inoltre, tutti gli elementi necessari ai fini del rilascio delle prescritte autorizzazioni e approvazioni. È stata stilata, poi, una relazione descrittiva delle scelte, nonché delle caratteristiche dei materiali, uno studio di impatto ambientale compreso. Il progetto è corredato da disegni generali delle soluzioni architettoniche, delle superfici e dei volumi , compresi quelli per l'individuazione del tipo di fondazione. Sono stati effettuati anche studi di tipo geognostico, idrologico, sismico, agronomico, biologico, chimico, i rilievi e i sondaggi.
Le indagini geologiche sono precauzioni indispensabili, visti i problemi che erano emersi dopo la costruzione del cimitero in via delle Acacie che ha ospitato il primo defunto nel 2002. Successivamente era stato sottoposto a manutenzioni per evitare l’allagamento prodotto dalle falde acquifere essendosi verificati allagamenti al momento dell’utilizzo di “fossi” per la vicinanza di acqua nel sottosuolo. Un problema che poi era stato risolto con la costruzione di scarichi e impermeabilizzazioni.
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