Nuove "vittime" delle Ztl a Monfalcone, solo la metà paga
MONFALCONE A tre anni circa dalla sua introduzione il controllo automatizzato dei varchi delle due Zone a traffico limitato del centro di Monfalcone continuano a mietere vittime. Anche se la strage messa a segno dal nuovo sistema al suo debutto, nel 2015, quando furono staccate ben 12 mila multe per ingressi irregolari nelle due Ztl, è ben lontana. Dall’1 gennaio al 4 aprile la Polizia locale, come spiega il comandante Rudi Bagatto, ha dovuto vergare 446 verbali per accessi non consentiti delle aree “protette” di via del Rosario-via Ceriani e via Colleoni-via Serenissima (alle spalle di corso del Popolo).
Se il trend delle intrusioni rimanesse invariato, a fine anno sarebbero attorno alle 1.800, meno quindi delle 2.220 rilevate nei soli primi sette mesi del 2017 con un conto finale dei 12 mesi che può quindi essersi avvicinato alle 4 mila sanzioni. Un dato in ogni caso in diminuzione rispetto ai 4.736 verbali del 2016, di cui pagate 2.423, ossia il 51,1%, alla metà dello scorso anno, e le 12 mila per l’appunto del 2015.
Gli occhi posizioni ai varchi di entrata nelle Ztl stanno quindi sempre più immortalando solo persone di passaggio a Monfalcone e che, non conoscendo la città, non si accorgono del sistema di controllo, nonostante sia oggettivamente ben segnalato. Chi frequenta in modo abituale il centro, per lavoro o per esigenze famigliari, sembra invece ormai destreggiarsi bene con le regole stabilite a protezione delle due aree abitate, dove sono autorizzati al transito e alla sosta 206 residenti, mentre altri 227 autorizzazioni permanenti rilasciate dall’Ufficio mobilità del Comune riguardano il solo transito. Sono non molte di meno (174) le autorizzazioni temporanee all’ingresso rilasciate a oggi a proprietari di immobili non residenti, parenti di chi abita invece nella Ztl ma non ha un suo veicolo, medici e assistenti sanitari, accompagnatori di minori.
Nel 2017 l’Ufficio mobilità si è trovato, però, a concedere anche 440 permessi brevi (suddivisi pressoché a metà tra la Ztl di via Ceriani e quella di via Colleoni) per lavori o visite di parenti. Nel primo trimestre di quest’anno i permessi brevi sono stati 76 sui 131 concessi in totale in città, dove esistono altre 6 Zone a traffico limitato, non sorvegliate in modo automatico, ma controllate, in modo comunque efficace, dalla Polizia locale.
Tra l’inizio di gennaio e sempre il 4 aprile i vigili urbani hanno staccato 147 sanzioni per ingressi (e si suppone sosta) non autorizzati nelle Ztl di Panzano, di via Pisani (sempre nel rione operaio), androna Zorutti, via Sant’Ambrogio-via dei Rettori, nei pressi della stazione ferroviaria, piazza Cavour-via Battisti, mentre sono 203 i permessi permanenti per accessi e sosta rilasciati a residenti in queste zone (196 quelli permanenti per il solo transito). I permessi brevi concessi nel 2017 per lavori e visite sono stati in totale 229 per le altre sei Ztl della città, in gran parte concentrati in via Sant’Ambrogio, dove sono presenti anche attività commerciali, locali pubblici, un bed&breakfast.
Mentre si sta lavorando alla creazione delle nuove Zone 30 (chilometri all’ora) tra largo Isonzo e Staranzano, quelle protette dal traffico in modo integrale non sembrano destinate ad aumentare. «Non c’è questa intenzione, mentre una verifica dell’esistente sarà effettuata nell’ambito del Piano urbano della mobilità sostenibile di cui stiamo andando al completamento», spiega l’assessore all’Urbanistica e Lavori pubblici Giuseppe Nicoli. «Le normative danno modo di proteggere non solo le aree classificate come centri storici – aggiunge Nicoli –, ma anche alcune situazioni di particolare rilievo ambientale e urbanistico, che possono in ogni caso essere affrontate con soluzioni graduali». E rivedibili, com’è avvenuto a Panzano per le nuove zone a sosta riservata per i residenti. «Una prima modifica c’è già stata in via Bonavia, nel tratto verso il cantiere navale, dove alcuni stalli sono stati restituiti alla sosta libera», rileva l’assessore all’Urbanistica, ribadendo come a Panzano, e ora anche nelle zone limitrofe, venga effettuata una verifica costante della situazione dei parcheggi.
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