Nuove chiusura in Fvg, il monito di Confartigianato: «Si segua il modello lombardo con interventi differenziati»

TRIESTE Chiusure mirate e solo come estrema ratio. Il presidente di Confartigianato Imprese Udine Graziano Tilatti chiede di seguire l’attuale modello Lombardia. «La provincia di Udine - il pensiero di Tilatti - è la quindicesima in Italia per estensione, non è pensabile chiuderla tout court, senza tener conto delle differenze che ne caratterizzano l’andamento epidemiologico, penalizzando tutto il territorio. Battere il virus è certamente la priorità di questo momento e lo è per tutti indistintamente».
«Non ci tiriamo indietro quindi dinnanzi alla necessità di adottare nuove misure, ma invitiamo il decisore pubblico a farlo in modo scientifico. Quel che è certo - prosegue il numero uno degli artigiani del Friuli Venezia Giulia - è che non ci possiamo più permettere approssimazioni. Basta con la politica degli stop&go, quella degli annunci e dei ripensamenti. Se una decisione va presa la si prenda».
La strada del resto, secondo Tilatti, è tracciata. «Serve chiudere in provincia di Udine perché i dati non sono buoni? Bene, io dico di fare come la Lombardia, di intervenire laddove i dati ci dicono che la situazione sta sfuggendo al controllo, che c’è necessità di fermarsi, di congelare tutto, per porre freno al dilagare del Covid. Farlo ovunque, in una provincia come la nostra che va da Tarvisio a Lignano non ha senso. Non almeno in questo momento. Piuttosto procederei per step. Si istituiscano micro zone rosse anzitutto, se non bastano si chiuda il weekend e se ancora non dovesse bastare, solo allora si arrivi alla chiusura di tutto. Con una raccomandazione: facciamo il possibile per non danneggiare ancora gli studenti, quelli dei cicli primari, ma anche delle superiori. I ragazzi - prosegue Tilatti - , rischiano di perdere due anni consecutivi d’istruzione e di esperienze di vita, un gap che dobbiamo cercare di evitare a tutti i costi, perché è evidente che la didattica a distanza non equivale a quella in presenza. I ragazzi devono poter andare a scuola».
Infine un ultimo messaggio rivolto al governatore Massimiliano Fedriga e a tutta la sua squadra di governo regionale. «Non siamo nella condizione di fronteggiare un lockdown come quello vissuto l’anno scorso - aggiunge il presidente degli artigiani -. Dopo tutto quello che hanno passato, le imprese ci hanno detto di aver conservato la fiducia, ma anche di aver perso fette ingenti di fatturato. Dobbiamo aiutarle a ripartire - conclude Tilatti -, non a fermarsi nuovamente, cosa che accadrebbe in una zona rossa indistinta. Se dobbiamo fare sacrifici facciamoli. Ma soltanto dove servono davvero». —
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