Nuova raffica di furti “chirurgici” in Carso
Nuova raffica di furti in appartamento nel Comune di Duino Aurisina. A essere prese di mira stavolta sono state cinque abitazioni di Visogliano, situate nella parte del paese più vicina alla vecchia stazione ferroviaria, tutte prive di sistemi d’allarme e sicurezza. I ladri, stando alle prime indagini, condotte sia dalla polizia sia che dai carabinieri, si sono avvicinati ai punti del borgo presi di mira all’imbrunire, per sfruttare l’oscurità, entrandoci, a quanto è dato sapere, con relativa facilità. L’entità dei danni da effrazione è comunque ancora da definire. In base alle primissime verifiche, non dovrebbero essere stati sottratti oggetti di particolare valore economico. Il “danno” però sarebbe considerevole sotto l’aspetto affettivo, dal momento che sono scomparsi oggetti molto cari, spesso ricordi di una vita intera, ai relativi proprietari.
Tutto fa supporre che i ladri abbiano “operato” anche preventivamente, cioè studiando le abitudini di chi vive negli appartamenti in cui si sono verificati i furti, e abbiano accuratamente scelto immobili privi di allarmi. Anche la concentrazione di questi raid nelle stesse ore e nella stessa zona fa supporre che l’azione sia stata perpetrata da un gruppo di professionisti.
Ovviamente la notizia dei furti ha provocato grande preoccupazione fra i residenti di Visogliano, anche perché recentemente si erano verificati casi simili nei pressi della bretella dell’autostrada, nella zona vicina al Lisert, dunque a poche centinaia di metri dalla frazione. «Purtroppo i furti sull’altipiano sono sempre più numerosi – osserva a questo proposito Valentina Banco, assessore a Sicurezza e Vigilanza del Comune di Duino Aurisina – perché ultimamente ne sono stati registrati anche a Santa Croce e a Opicina. Invito ancora una volta i residenti a segnalare alle forze dell’ordine la presenza di persone sospette, a rivolgersi a carabinieri e polizia nel caso dovessero imbattersi in situazioni anomale».
Il problema, noto a tutti, è che sia i carabinieri che la polizia dispongono di un numero limitato di “unità” sul Carso, che peraltro devono badare al controllo dei confini, al pattugliamento delle strade, all’intervento nei casi di necessità. «A gennaio – annuncia Banco – avremo la risposta della Regione alla nostra richiesta di potenziare la strumentazione per la video sorveglianza. Chiederemo alle forze dell’ordine di indicarci i punti strategici nei quali sistemare le apparecchiature utili per posizionare le telecamere e gli infrarossi per il rilevamento delle targhe». Sul tema interviene a sua volta il consigliere d’opposizione Vladimiro Mervic (Lista Per il Golfo): «Mi chiedo come mai ci troviamo comunque in questa situazione, dopo che la campagna elettorale dell’attuale maggioranza era stata improntata sul tema del rafforzamento della sicurezza a vantaggio dei cittadini. Non vedo in giro, ancora, le telecamere che erano state promesse». —
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