Nuova proprietà per il “Parenzo” Offerta di hotel sempre più ricca

L’albergo di via degli Artisti, dedicato negli ultimi anni all’accoglienza dei migranti, acquisito da una famiglia di imprenditori turistici attiva tra Grado, Lignano e Cherso
Lasorte Trieste 08/12/19 - Via degli Artisti, Hotel Parenzo
Lasorte Trieste 08/12/19 - Via degli Artisti, Hotel Parenzo



La famiglia di imprenditori turistici Andretta - già impegnata in importanti investimenti a Lignano Sabbiadoro, Grado e Cherso - ora punta su Trieste. Attratta infatti dal boom turistico, ha acquistato - attraverso la società Alpe Adria Imprese srl - l’Hotel Città di Parenzo di via degli Artisti. Quell’albergo da quattro anni, e fino a pochi mesi fa, aveva declinato la sua attività all’accoglienza dei richiedenti asilo. Poi la decisione - da parte di Giovanni Morbelloni per la nuda proprietà e Nelida Quatraro per il diritto di usufrutto - della messa sul mercato della struttura. Diverse le offerte avanzate per rilevare l’immobile a sei piani.

A spuntarla per un milione e 520 mila euro - cifra che include l’acquisto di immobile stesso, azienda e licenza - è stata lo scorso 31 ottobre questa società, con sede a Lignano Sabbiadoro e con amministratore unico Mario Enrico Andretta.

Nell’atto di compravendita - siglato nello studio del notaio Armenio Germano di Monfalcone - viene specificato che l’immobile è detenuto in locazione, attualmente scaduta, dalla società Gr Group srl, in quanto gestore dell’azienda alberghiera, di cui l’Alpe Adria Imprese ora detiene la piena proprietà.

Per sostenere l’intero investimento, incluso quello per la riqualificazione dell’immobile, l’Alpe Adria Imprese ha ottenuto un finanziamento ipotecario dalla Banca di Credito Cooperativo di Staranzano di due milioni e mezzo euro. Vista l’attività consolidata della famiglia Andretta e la posizione centrale del Città di Parenzo, a pochi passi pure dal Castello di San Giusto, è scontato che la destinazione dell’immobile resterà alberghiera.

Attualmente l’albergo è classificato “tre stelle” e dispone di 34 stanze. La famiglia Andretta, attraverso la società Agrituristica Lignano srl, nella località balneare friulana gestisce le strutture alberghiere Adria e Gloria, nonché il campeggio Sabbiadoro. A Cherso, isola del Quarnero, possiede gli hotel Kovacine e Kimen. Dall’estate del 2017, sempre con l’Agrituristica Lignano, gli Andretta si sono aggiudicati all’asta da un fallimento, con un’offerta da sette milioni e 550 mila euro, anche il campeggio di Grado Punta Spin. Insomma: imprenditori navigati, che, valutando il trend turistico e i dati in salita nella nostra città, hanno fiutato l’affare e hanno investito.

Trieste dunque vedrà riqualificato e riproposto sul mercato della ricettività turistica un altro albergo. In questo caso, l’intervento ha un valore aggiunto, vista l’esigenza di quella via, parallela a Corso Italia, nel cuore cittadino, da tempo dimenticata e trascurata, di ritrovare brillantezza.

Purtroppo, su quella via, incombe ancora il diroccato ex Filodrammatico, in attesa da anni di una ristrutturazione. Un hotel a regime, rilanciato, rappresenterà un’ottima opportunità per le attività che si facciano sulla via ma anche per la vicina galleria Rossoni. Quel tratto, che collega corso Italia a via degli Artisti, grazie allo sforzo di negozianti ed esercenti, regge, ma - come la maggior parte delle gallerie a Trieste - non è realmente mai decollato commercialmente. A tal punto che anche il supermercato Cuore, dallo scorso 23 novembre, ha chiuso.—



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