Trieste, nuova proprietà al buffet “da Gildo: «Restano piatti e dipendenti, ampliamo orari e aperitivi»
Il locale di via Valdirivo acquistato dalla coppia di imprenditori
Lo storico buffet “da Gildo”, con 60 anni di attività alle spalle, passa di mano, acquistato da un giovane imprenditore del mondo della ristorazione.
Tutto resterà invariato, dagli arredi al menù classico, per mantenere la tradizione di un luogo molto amato dai triestini. L’apertura è fissata martedì 7, l’inaugurazione ufficiale si terrà venerdì 10 e dopo qualche mese l’orario si allungherà fino all’aperitivo.
A prendere in mano le redini del locale è David Cresi, 44 anni, con vent’anni di esperienza alle spalle in bar e ristoranti, che lo gestirà insieme alla moglie Michelle Tarantino e che ha mantenuto i quattro dipendenti presenti.
«Siamo entrati in amicizia con i precedenti titolari – racconta – che si occupavano del posto da oltre quindici anni. Erano stanchi e volevano lasciare. Ho pensato subito fosse l’occasione giusta per subentrare. Chi non conosce Gildo? La fila è sempre lunga, i piatti amatissimi, c’è un continuo via vai e ci sono tanti clienti affezionati da lungo tempo. Abbiamo preso sia i muri sia l’attività e partiremo ufficialmente il 7 gennaio, anche se l’inaugurazione sarà qualche giorno dopo. Per concentrarci meglio sulla nuova avventura abbiamo lasciato gli altri locali che avevamo, tranne l’Osteria El Cassettin, che manteniamo e che continua a lavorare con un ottimo successo».
Cresi ci tiene a sottolineare che al buffet “da Gildo” «ci saranno le proposte di sempre, tra panini, impanature e la famosa caldaia, non modificheremo nulla ma aggiungeremo qualcosa, in particolare le birre artigianali, italiane e dal Belgio, e anche alcuni vini, considerando che tra circa tre mesi saremo aperti fino all’ora dell’aperitivo e potremmo garantire quindi una scelta in più sul fronte del bere. Per il resto della giornata ci saranno i prodotti soliti, i pranzi e tutto il necessario per il tanto amato “rebechin” nelle altre ore. «Tra gli aspetti che confermeremo, e che sono sempre molto apprezzati, ci sono i prezzi bassi e soprattutto la rapidità del servizio. Una velocità essenziale a pranzo, quando arrivano tantissime persone, che magari hanno un tempo ridotto per mangiare. Il fattore tempo è fondamentale. Ci impegneremo quindi per continuare con le stesse modalità, che hanno funzionato molto bene finora», dice il nuovo titolare. Dentro, al lavoro, ci sarà il personale già operativo nel locale, «tutti confermati – evidenzia Cresi – alcuni sono qui da tanti anni, c’è anche chi ha iniziato con il famoso Gildo. Credo sia importante mantenere lo staff invariato».
È il 1964 quando Ermenegildo Valenta subentra nella gestione di un’antica osteria triestina in via Valdirivo 20, che da quel momento viene ribattezzata con il nome del nuovo proprietario. Nel 2007 il passaggio ai titolari successivi, con un’offerta sempre nel segno della continuità tra prosciutto cotto e arrosto, porcina, cotechino, salsicce e piatti tipici della tradizione triestina. Il 10 gennaio la nuova gestione sarà festeggiata dalle 18 alle 22, accompagnata dalla musica di dj Zippo. «Siamo molto felici, è uno dei primi buffet della città, non vediamo l’ora di iniziare – conclude Cresi – e ci fa molto piacere il fatto di aver scelto quello che a tutti gli effetti è un pezzo di storia della ristorazione di Trieste». —
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