Nuova piscina terapeutica a Trieste: i progetti entro il 25 settembre
TRIESTE Prima di raccogliere un po’ di lavoro da sbrigare, fare la cartella, salire sulla bici e andare in ferie, Enrico Conte, direttore dei Lavori pubblici comunali, ha voluto chiudere il capitolo introduttivo del fascicolo intitolato “nuova piscina terapeutica”: lo ha fatto spedendo ai nove candidati una lettera, nella quale li invita a presentare il progetto preliminare e la documentazione connessa (vedi finanziamento dell’operazione) entro venerdì 25 settembre.
Con un lieve scostamento temporale rispetto agli auspici agostani di Dipiazza, ma con un mese e mezzo a disposizione per elaborare una prima, probante idea di come trasformare (e pagare) il rudere dell’edificio 133 ex quartiere Ford in Porto vecchio in un impianto natatorio a prevalente vocazione riabilitativa.
A rispondere alla sollecitazione municipale saranno la spagnola Supera, la mantovana A&T Europe, la milanese Siram (gruppo Veolia), la bergamasca Fer-Cos, la napoletana Traco, l’austriaca Lorenz Ateliers, le triestine Monticolo & Foti, Rosso, Terme del Friuli Venezia Giulia (Sanatorio Triestino). Sette italiani, due stranieri. Una società di consulenza, tre imprese edili, un global service, un gestore termale-sanitario, due fabbricanti specializzati, uno studio professionale.
Prima di inoltrare la missiva con il termine, Conte ha contattato i soggetti proponenti, che hanno consegnato le manifestazioni di interesse alla scadenza dello scorso 10 luglio. A loro ha fatto capire che nove offerte sono troppe e che sarebbe auspicabile razionalizzarle in alcune cordate. Perché, una volta pervenuti i preliminari, gli uffici comunali procederanno a un esame istruttorio, propedeutico alla (eventuale) dichiarazione di interesse pubblico: la strada che è già stata battuta per gli altri project financing a iniziativa privata, come il Centro congressi Tcc e il campo sportivo Ferrini. Infine la gara: quando? Insciallah, fa capire il direttore. Troppe variabili. Se possibile entro l’anno, altrimenti nel 2021. Ecco perché compattare le proposte significa guadagnare tempo.
Nel lavoro preliminare i candidati dovranno attenersi alle indicazioni che il Comune aveva espresso nell’avviso in seguito al quale sono pervenute le manifestazioni di interesse. Una struttura polifunzionale, dove, accanto agli aspetti riabilitativo-terapeutici, vi sia spazio per vasche ricreative, per una “spa”, per un ristorante “panoramico”, per un’eventuale playa. Un’operazione stimata tra i 10 e i 15 milioni di euro. Con il preliminare si comprenderà in quanti hanno colto la differenza tra manifestazione d’interesse e concreta realizzazione. —
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