Nuova ordinanza di Fedriga: «Da martedì stop alla consumazione all'esterno dei bar e alle attività nei centri sportivi all'aperto». Venerdì il Fvg rischia la zona rossa

L'obiettivo? «Evitare che l'asporto si trasformi in forma di aggregazione». Introdotte "forti raccomandazioni": «Non visitare gli altri nuclei famigliari e non prendere i mezzi pubblici». Entra in vigore alla mezzanotte di oggi, lunedì 23 novembre, ed è valida su tutto il territorio regionale
Silvano Trieste 2020-11-14 Regione FVG, confereza stampa Massimiliano Fedriga e del vicegovernatore Riccardo Riccardi sull'emergenza sanitaria
Silvano Trieste 2020-11-14 Regione FVG, confereza stampa Massimiliano Fedriga e del vicegovernatore Riccardo Riccardi sull'emergenza sanitaria

TRIESTE La nuova ordinanza di Fedriga entra in vigore alla mezzanotte di oggi, lunedì 23, e sarà dunque valida da martedì 24 novembre fino a giovedì 3 dicembre su tutto il Friuli Venezia Giulia.

Non più valida quindi solo a macchia di leopardo nelle zone del territorio più a rischio, come era stato paventato venerdì, quando il presidente della Regione ha cominciato ad annunciare l'arrivo di nuove restrizioni.

La giunta Fedriga conferma inoltre l'avvio di uno screening mirato a isolare i cittadini positivi che verrà eseguito a partire dai comuni con l'indice di contagio più alto.

ECCO IL TESTO DELL''ORDINANZA

I divieti previsti nella nuova ordinanza riguardano:

  • il consumo di alimenti e bevande all'aperto su area pubblica o aperta al pubblico, "finalizzato a evitare assembramenti davanti ai locali che lavorano per asporto o in altre aree pubbliche o aperte al pubblico", ha spiegato Fedriga;
  • tutte le attività sportive nei centri all'aperto, fatti salvi gli eventi e le competizioni di interesse nazionale.

A questi divieti si aggiungono alcune forti raccomandazioni:

  • a non recarsi in altra abitazione di un nucleo familiare diverso dal proprio se non per necessità;
  • a non utilizzare mezzi di trasporto pubblico locale se non per necessità altrimenti non espletabili;
  • a evitare zone solitamente affollate;
  • a utilizzare al massimo grado il lavoro agile da parte delle pubbliche amministrazioni e dei datori di lavoro privato.

"Ci affidiamo al senso di responsabilità della popolazione su alcuni comportamenti su cui non riteniamo giusto forzare le norme, confidando che siano avvertite da ciascuno come indicazioni fondamentali per ridurre la circolazione del virus", ha detto Fedriga.

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Tamponi di massa a partire dalle zone più a rischio. La seconda parte della nuova ordinanza dispone un ampio screening sulla popolazione del Friuli Venezia Giulia, che partirà mercoledì prossimo da sei Comuni (Castelnuovo del Friuli, Claut, Dolegna del Collio, Paularo, Socchieve e Sutrio). "Isolare i positivi per tutelare la parte più fragile della popolazione e alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie: questa è la sfida", ha spiegato il governatore, che ha annunciato l'acquisto di ulteriori 100mila test antigenici i quali saranno a disposizione per metà già oggi e per l'altra metà entro domani. Proprio l'ampio ricorso a test antigenici permetterà attivare monitoraggi preventivi.

Si partirà dal primo gruppo di comuni per poi estendere lo screening alle porzioni di territorio individuate di volta in volta dalla Direzione centrale salute, politiche sociali. Alla Protezione civile della Regione è affidata l'organizzazione logistica della campagna di screening, mentre sarà il Dipartimento di prevenzione dell'Azienda sanitaria competente per territorio a effettuare i test antigenici e il monitoraggio connesso.

"È un'operazione certo molto faticosa e più facile sarebbe stato imporre nuove restrizioni", ha osservato il governatore. Lo screening con i tamponi antigenici, che sarà su base volontaria, "ha il pregio di giocare d'anticipo e di dare riscontri rapidi. Confido - ha concluso Fedriga - che con la collaborazione di tutti, amministrazioni e cittadini, lo si possa allargare presto ad altre aree del Friuli Venezia Giulia".

Rischio zona rossa. Ordinanza regionale a parte, sul Friuli Venezia Giulia continua però a incombere lo spettro della zona rossa: potrebbe essere decisa venerdì dal governo qualora l’impennata dei contagi non si attenuasse.

Dpcm e parametri. «Con il prossimo Dpcm - ha detto a tal proposito Fedriga - sarebbe utile avere anche dei parametri previsionali per quello che potrebbe avvenire in seguito» e non avere un decreto «soltanto guardando indietro» e valutando quello che è avvenuto.

 

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