Nuova moschea a Pola, il sindaco si arrende alle proteste del rione

La struttura doveva sorgere a Valmade, andrà individuata un’altra area: il compito affidato a una commissione
13 May 2007, Pula --- Dusk over marina and the Roman Amphitheatre, Pula, Istria, Croatia, Adriatic, Europe --- Image by © Stuart Black/Robert Harding World Imagery/Corbis
13 May 2007, Pula --- Dusk over marina and the Roman Amphitheatre, Pula, Istria, Croatia, Adriatic, Europe --- Image by © Stuart Black/Robert Harding World Imagery/Corbis

POLA. L'aspra protesta degli abitanti di Valmade contro la costruzione del centro islamico nel loro rione ha colto nel segno: il sindaco Boris Mileti„ ha fatto marcia indietro a poco più di un mese dal corteo che aveva visto sfilare un centinaio di residenti, decisi a non mollare non tanto per motivi ideologici o religiosi - avevano precisato - quanto per le infrastrutture giudicate inadeguate: «Dateci piuttosto un asilo o una scuola, siamo senza servizi», avevano detto.

Bisognerà ora individuare una nuova area su cui edificare la struttura. Data la complessità della questione, il compito sarà affidato a una commissione formata da esponenti dei partiti politici rappresentati nel consiglio municipale, del competente assessorato e della comunità islamica che nell'Istria bassa - Rovigno compresa - conta all’incirca cinquemila appartenenti. Mileti„ si è spinto più avanti ponendo dei vincoli all'aspetto architettonico del futuro centro che includerà la moschea con minareto. Il centro - ha spiegato il primo cittadino - dovrà adeguarsi all'ambiente e all'architettura istriana. Il progetto in realtà esiste già ed è stato scelto in base al concorso pubblico bandito dalla Comunità islamica in Croazia. Lo hanno firmato gli architetti Darko Vlahovic e Luka Vlahovic, che secondo gli esperti hanno coniugato molto bene gli aspetti religiosi, geografici, culturali e sociali del centro dando un'interpretazione istriana dell'architettura sacra islamica.

La superficie della struttura, inclusi la moschea e il minareto, è di 1.450 metri quadrati. Il luogo di culto potrà accogliere 300 fedeli; previste inoltre sale giochi per bambini, aule didattiche, la biblioteca, un ristorante e una sala polivalente.

Intanto a Pola circolano numerose voci sulla possibile nuova ubicazione del centro. Si parla dello spiazzo nel rione di Grega, tra un supermercato e la circonvallazione cittadina, un punto che rientra nella prima fascia cittadina come valore commerciale e strategico. E già insorgono altre voci contrarie, secondo le quali una simile area meriterebbe migliore destinazione rispetto a una moschea.

Secondo altre voci, invece, per il futuro centro tornerebbe a essere considerato il progetto di adattare allo scopo Villa Tommasini, nel centro cittadino, ora luogo di culto dei Musulmani. La villa, costruita in epoca austriaca, fino agli anni Ottanta dello scorso secolo era appartenuta alla famiglia Tommasini per passare poi a essere proprietà della Comunità islamica. La trasformazione dell'immobile in centro islamico, prevista già alcuni anni fa, aveva ottenuto tutti i permessi necessari: alla fine non se ne era fatto niente in seguito al ricorso di un vicino, sul quale il Ministero croato dell'ambiente e dell'edilizia non si è ancora pronunciato. Sarà interessante vedere quali saranno i nuovi sviluppi della situazione. (p.r.)

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