Ntv non arriverà fino a Trieste Conti in rosso, progetto rinviato
TRIESTE. E invece Nuovo Trasporto Viaggiatori (Ntv) non ci sarà. Perlomeno con il prossimo orario invernale. In attesa di sviluppi. Nella strategia espansiva della sola compagnia ferroviaria privata ad alta velocità sorta nel nostro Paese, tra i passaggi successivi alle grandi tratte tra Torino e Salerno e tra Venezia e Roma, c’era in programma un collegamento Venezia-Trieste.
Forse la presenza delle Generali col 15% nell’azionariato societario, forse l’intenzione di gareggiare in Friuli Venezia Giulia anche per il trasporto pubblico locale, forse l’idea di pareggiare la “cortesia” resa al socio Diego Della Valle con il Milano-Ancona, fatto sta che la vecchia gestione a cura di Giuseppe Sciarrone aveva preventivato, con pubbliche dichiarazioni, di proseguire verso Est la propria direttrice di marcia.
Poi le cose sono cambiate: i conti 2012 di Ntv si sono tinti di rosso cupo, Antonello Perricone , manager (discusso) proveniente dall’editoria, ha prima preso il posto di Montezemolo alla presidenza poi quello di Sciarrone alla guida operativa, infine la compagine azionaria ha deciso di rivedere gli ambiziosi piani delle origini.
Tra i quali c’era, appunto, il Venezia-Trieste: Ntv dovrebbe uscire nel fine settimana con un comunicato relativo alla prossima stagione ferroviaria, ma con tutta probabilità la compagnia fermerà i suoi rossi “Italo” nella lagunare stazione di Santa Lucia. L’abbandono del progetto è ancora ufficioso e comunque non è definitivo. La gestione-Perricone, al momento dell’insediamento, aveva annunciato che a fine novembre sarebbe stato presentato il nuovo piano industriale, all’insegna della discontinuità rispetto all’impostazione sciarroniana. In altri termini, l’iniziale sfavillio del binario alternativo allo storico monopolio delle Fs sarebbe stato ridimensionato. Ora il piano slitterà all’inizio dell’anno prossimo, mentre il fischio di partenza del Milano-Ancona è stato confermato, sia pure in via sperimentale, in data 15 dicembre. Nessuna informazione trapela sui conti del 2013, a parte la già appresa notizia che sui convogli di Ntv avranno viaggiato, a fine 2013, oltre 6 milioni di passeggeri. E’comunque difficile confrontare il 2013, commerciale e gestionale, con l’esercizio precedente, in quanto nel 2012 Ntv esordì sulla rotaia solo a fine aprile. Le perdite furono rilevanti: 77 milioni di “rosso”, debiti con le banche a 220 milioni.
Molto pesante il “tallone” del pedaggio da pagare a Rfi (appartenente, come Trenitalia, a Fs) per l’utilizzo della rete: 120 milioni. Ntv ha investito della questione l’Antitrust, in seguito a questo passo in ottobre le Fs hanno accettato di tagliare del 15% il canone applicato sull’infrastruttura dell’alta velocità e si sono impegnate ad attuare una politica non-ostruzionistica verso Ntv all’interno delle stazioni.
Anche l’interesse delle Generali sembra attenuarsi. Il Leone entrò nella compagine azionaria, Perissinotto consule, con una quota del 15%in capo a Winged Lion Fund. Lo scorso 27 novembre, in occasione dell’investor day londinese, l’amministratore delegato Mario Greco ha scandito gli otto patti di sindacato da cui Generali sono uscite: Ntv campeggiava a fianco di Gemina, Prelios, Telco, Mediobanca, Agorà, Rcs, Pirelli. Nella fattispecie ferroviaria, il patto venne disdettato nello scorso giugno. Ricordiamo che il 35% di Ntv è controllato da Luca di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo; il 20% da Intesa SanPaolo; il 20% dalla francese Sncf.©RIPRODUZIONE RISERVATA
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