Nozze in trasferta: dalla Svizzera e dall’Inghilterra per dirsi “Sì” in centro a Gorizia

In aumento nel 2024 i matrimoni: 96 contro gli 88 dell’anno precedente. E a scegliere di celebrare qui il rito civile anche diverse coppie straniere

Marco Bisiach
L'assessore goriziano Oreti tra due coniugi arrivati da Milano
L'assessore goriziano Oreti tra due coniugi arrivati da Milano

Che sposarsi non vada più così tanto di moda le statistiche lo dicono, e non da oggi, un po’ in tutto il territorio nazionale e non soltanto. A Gorizia, però, in parziale controtendenza, nei dodici mesi che ci siamo lasciati alle spalle i “fatidici sì” sono aumentati rispetto al 2023, confermando anche l’ormai nettissima prevalenza dei riti civili rispetto a quelli religiosi.

Due anni fa i matrimoni celebrati nel capoluogo isontino furono 88 in totale di, cui 72 con rito civile e solo 16 con rito religioso.

Nel 2024 il dato complessivo è salito a quota 96, con 81 matrimoni civili e 15 religiosi. E a questi numeri vanno aggiunte anche due unioni civili, come raccontano le statistiche fornite dagli uffici Stato civile e Statistica del Comune, che fotografano anche una particolarità delle cerimonie celebrate in città: spesso coinvolgono cittadini stranieri, che in qualche caso scelgono appositamente Gorizia come cornice del loro giorno più importante, in molti altri invece si trovano in città in seguito ad una scelta di vita o professionale.

C’è anche stato chi pur vivendo all’estero – per esempio a Losanna, Parigi e Londra – ha voluto confermare il proprio legame affettivo con Gorizia, sposandosi civilmente in municipio.

Entrando più nel dettaglio dei numeri, degli 81 matrimoni civili, 10 hanno avuto almeno uno degli sposi straniero; in 14 casi, invece, entrambi i coniugi erano stranieri (in diversi casi si è trattato di nigeriani residenti in città). Nel caso dei 15 riti religiosi, una sola volta uno dei coniugi era straniero, così come una sola volta lo erano entrambi.

Particolare invece la situazione di una coppia formata da uno sposo marocchino e una sposa italiana residente in Toscana che ha celebrato le proprie nozze nella Casa circondariale di via Barzellini.

Ma le curiosità non finiscono qui. L’assessore comunale Fabrizio Oreti, ad esempio, ricorda di aver sposato nel 2024 una giovane coppia milanese. «Gli sposi hanno scelto di trasferirsi a Gorizia con tutte le rispettive famiglie, e in Sala Bianca durante la cerimonia erano accompagnati anche dai loro amati cani – racconta –. E la cosa più bella è stata sapere quanto sono felici della loro decisione di vivere nella nostra città, arrivando da una metropoli come Milano».

Per chi si sposa civilmente a Gorizia le location preferite restano Sala Bianca e gloriette del parco municipale (nuovamente disponibile e ancor più bella dopo i lavori di riqualificazione del polmone verde) ma una coppia di triestini ha optato per l’affascinante Palazzo Coronini. E in futuro potrà essere nuovamente utilizzata la Sala del Conte in Castello.

Una soluzione suggestiva per i matrimoni, che puntiamo a mettere maggiormente a disposizione, programmando e coordinando gli orari di apertura al pubblico», dice l’assessore ai Servizi Anagrafici Maurizio Negro, che svela pure una delle novità pensate per il 2025: «Abbiamo pensato ad un presente che sia un ricordo del luogo dove sono state celebrate le nozze – dice –. Consegneremo quindi agli sposi una pubblicazione dedicata al Palazzo comunale di Gorizia, edificio caratterizzato da un forte fascino, oltre a una pergamena con un augurio da parte dell’amministrazione comunale». —

Argomenti:cronaca

Riproduzione riservata © Il Piccolo