Nozze islamiche da record in Bosnia: sessanta sposi nella moschea

Alle coppie sono stati offerti vestiti e veli islamici. Fra gli sponsor anche una organizzazione degli Emirati Arabi Uniti

BELGRADO. Uno dei più grandi matrimoni collettivi islamici di sempre, sul suolo europeo, forse il più imponente. È quello che è andato in scena giovedì nella grande moschea "Istiqlal", nei pressi di Sarajevo. Moschea dove ben sessanta giovani coppie, in arrivo da tutta la Bosnia – tutte vestite uguali, gli uomini in completo nero e camicia bianca, le donne con un lungo vestito violetto pallido e con lo “hijab” a coprire collo e capelli – si sono ritrovati per celebrare un matrimonio religioso, secondo i precetti islamici. Vestiti eleganti che sono stati donati, assieme a 500 marchi convertibili bosniaci a coppia, circa 250 euro, da una organizzazione non governativa umanitaria, in concorso con la locale comunità islamica fra gli organizzatori dell’evento, “sponsorizzato” da finanziatori degli Emirati Arabi Uniti.

Si tratta di un evento «per noi importantissimo per la nostra fede», ha confidato Nina, una delle partecipanti alla cerimonia, mentre il marito Edo ha sottolineato che «le emozioni sono ancora più forti, perché si tratta di un matrimonio collettivo». Matrimonio a cui, ha raccontato l’agenzia Reuters, hanno partecipato coppie già unite per rito civile, l’unico «ufficialmente riconosciuto» nel Paese – pratica ancora comune negli Stati dell’ex Jugoslavia, introdotta dopo il 1945 proprio per evitare eccessive influenze religiose - ma che hanno optato anche per il rito musulmano. Si tratta di un importante aiuto per coppie giovani che, in un Paese afflitto da un’economia asfittica e da alta disoccupazione, incontrano sempre maggior difficoltà a trovare i soldi per la cerimonia di nozze, ha suggerito l’imam Resul Alic, che ha condotto il servizio religioso alla moschea in Bosnia. Bosnia che ha seguito con estremo interesse il matrimonio collettivo, con gli articoli sul tema prodotti dalla stampa locale fra i più condivisi sui social network e tra i più commentati.

Ma non sono mancate le critiche, in una Bosnia dall’Islam tradizionalmente ultra-moderato, ma con tanti che «temono influssi fondamentalisti» in arrivo dal Medio Oriente, a «mettere a rischio la cultura cosmopolita» del Paese, ha ricordato la Reuters. Critiche come quelle che sono apparse sui social network, con persone che hanno parlato di «Repubblica islamica di Sarajevo» e altri che hanno sottolineato che eventi del genere sarebbero stati impensabili, decenni fa. Ma sono stati moltissimi anche quelli che hanno chiesto chiedendo a voce alta «cosa c’è di radicale in un matrimonio collettivo» musulmano. E assicurando di aver «prestato attenzione alle polemiche» ma di non comprendere come sia possibile che non «si capisca che si tratta solo di 120 sorrisi felici». — S.G.. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI .

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