Sull’altipiano tornano le Nozze carsiche: due fidanzati si fanno avanti a Monrupino
Dopo l’edizione 2022 si temeva un nuovo lungo stop ma una coppia di promessi sposi si offre per l’antico rituale
Monrupino ce l’ha fatta. Quest’estate il piccolo comune farà ancora una volta da festosa cornice alle Nozze carsiche. I portavoce dell’amministrazione comunale, della cooperativa Carso nostro e del circolo culturale Casa carsica, cioè i soggetti organizzatori della manifestazione, hanno annunciato per la fine di gennaio la presentazione ufficiale dell’edizione 2025 delle “Nozze carsiche”, scatenando l’interesse delle migliaia di abitanti del Carso triestino e sloveno, che non fanno mai mancare la loro partecipazione a quello che è un evento importantissimo per tutta la comunità dell’altipiano.
Attesa per la presentazione
La notizia ha attraversato in poche ore tutti i paesi coinvolti, creando da subito l’attesa per conoscere i dettagli. «Abbiamo deciso di non svelare ulteriori informazioni – ha detto la sindaca di Monrupino Tanja Kosmina – perché vogliamo presentare l’appuntamento con tutti i dettagli del caso, molti dei quali sono ancora in via di definizione».
«Le Nozze carsiche si faranno – ha confermato Vesna Guštin, presidente del circolo Casa carsica (Kraški Dom) – e questa è la cosa più importante. Per il resto ne parleremo a fine gennaio». Ovvia la soddisfazione di Kosmina, Guštin e di Edi Kraus, presidente della cooperativa “Carso nostro”, cioè delle tre persone che si impegnano costantemente per perpetuare una tradizione iniziata nel 1968, con la riproposizione di un cerimoniale, quello delle Nozze carsiche, che affonda le sue radici nei secoli.
La delusione dello scorso anno
Forte era stata la loro delusione lo scorso anno, quando l’assenza di coppie disponibili a sposarsi con il classico rito in costume li aveva obbligati a rinunciare. Le Nozze carsiche infatti si svolgono ogni due anni e con grande gioia tutta la comunità aveva partecipato all’edizione del 2022, giunta dopo ben nove anni di vuoto, causato dalla mancanza di candidati, dovuta alla generale riduzione dei matrimoni e alle sempre minore disponibilità di coppie intenzionate a seguire la complessa ritualità delle Nozze carsiche.
Le difficoltà accusate sembravano far preludere a una nuova lunga sosta. L’impegno dei tre soggetti organizzatori e la disponibilità di una coppia a vivere la splendida esperienza delle Nozze in costume ha invece portato a un esito positivo.
La tradizione
Il cerimoniale di questo classico appuntamento estivo risale all’Ottocento e ripropone i momenti salienti dei matrimoni che si celebravano un tempo nei paesi dell’altipiano. Il mercoledì si apre la cerimonia alla Casa carsica, si prosegue il giovedì con l’addio al nubilato e al celibato.
La tradizione vuole che i futuri sposi debbano bere tutto d’un fiato grandi quantità di vino locale; la sposa poi viene trasportata con un carretto e, per l’ultima volta, ballerà da nubile con quello che a giorni sarà il suo sposo. Venerdì sera il giovane innamorato dedica una serenata alla sua bella e la mamma di lei veglia affinché i due non si incontrino. Sabato, sempre su un carretto, si porta nella nuova casa la dote della sposa. Domenica è il gran giorno: si celebra il matrimonio in costumi tradizionali nella chiesetta della rocca di Monrupino. Al termine, gli sposi sono accompagnati dal corteo in costume dapprima a casa e poi al locale dove si terranno i festeggiamenti.
Durante i cinque giorni sono aperte tutte le osmize della zona per accogliere i residenti ma anche i numerosi turisti attirati dalla particolarità delle “Nozze carsiche”. —
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