Nove anni fa l’irruzione al cinema Giotto

Piccoli aveva esploso un colpo d’arma da fuoco per impressionare la cassiera. Bottino di soli 200 euro
Otto anni di carcere per una lunga serie di condanne per colpi in negozi e uffici. Silvio Piccoli, il rapinatore della farmacia di piazza Foraggi e dell’agenzia Allianz, aveva finito di scontarli da poco. Era uscito dal Coroneo da pochi giorni e, secondo quanto gli viene contestato dagli investigatori, si era subito “rimesso in attività”. A guastare i piani dell’uomo - un passato da promotore finanziario alle spalle - ci hanno pensato però le forze dell’ordine, che l’hanno bloccato giovedì in viale Miramre.


Il colpo sicuramente più clamoroso messo a segno da Piccoli in passato è stato quello al cinema Giotto. La data è quella dell’11 marzo 2008. Il bottino era stato magro, solo 200 euro, perché dieci minuti prima, il direttore della sala aveva prelevato l’incasso della serata, lasciando nel cassetto solo gli spiccioli necessari allo sbigliettamento dell'ultima rappresentazione, quella delle 22. Alle 21 la rapina. Un uomo di media statura, col volto semicoperto da una sciarpa scura, capelli corti, scuri, età di circa 45 anni, con un cappotto addosso, aveva fatto irruzione nel cinema. Patrizia Degrassi, la cassiera, se lo era ritrovato davanti all’improvviso. «Dammi i soldi». Per essere più convincente il rapinatore aveva esploso un colpo di pistola. «Ho sentito il colpo secco del proiettile che mi passava vicino, molto vicino. Ho consegnato l'incasso al bandito e ho sperato che tutto finisse al più presto», aveva detto la cassiera.


Dopo qualche giorno Piccoli era stato arrestato. Gli agenti della Squadra mobile lo avevano raggiunto nella sua abitazione di Ronchi. Poi era scattata assieme ai carabinieri all’epoca delegati dal pm Maddalena Chergia, un’approfondita perquisizione. Gli investigatori avevano trovato la pistola della rapina. Ma dopo qualche giorno la sorpresa. Nell’abitazione di una vicina i carabinieri avevano trovato un vero e proprio arsenale. Tre scatole piene di munizioni. C’erano undici caricatori per arma lunga con relative custodie di pelle, 20 cartucce calibro 9x212, tre caricatori per pistola carico 7,65, 18 proiettili per arma lunga, dieci proiettili per arma lunga da guerra, cinque proiettili per mitragliatrice Mg, 21 proiettili tipo Gfl auto 380. Tutta roba che Piccoli aveva consegnato alla vicina di casa chiedendole di custodirla. Per esattezza era stata lei che aveva aperto le scatole a scoprire le munizioni e avvisare i carabinieri.
(c.b.)


Riproduzione riservata © Il Piccolo