Nova Gorica, prostituzione e droga alla spa a luci rosse “Marina sauna club”

Sei arresti e 19 denunce di cittadini sloveni e rumeni. Coinvolte 300 ballerine, alcune residenti a Gorizia
Bumbaca Gorizia 02.02.2019 Sauna club Marina © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 02.02.2019 Sauna club Marina © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Sembrava un normale centro wellness con sauna. Certo, quell’aggettivo «erotico» lasciava intendere tutto e il contrario di tutto. Ma l’apparenza era di un luogo dove far passare agli uomini un po’ di tranquillità e dove poter ottenere «coccole – si legge sul sito del locale – in un’atmosfera erotica. Un’oasi di relax dotata di Jacuzzi, piscina esterna riscaldata, sauna finlandese, turca, bio e infrasauna».



Ma dietro quell’insegna come tante altre si celava un vero e proprio “supermercato del sesso”. Quel viavai continuo e incessante di uomini (anche da Gorizia e dal Nordest intero) era balzato all’occhio. Era talmente senza soste da richiedere un supplemento d’indagine alla Polizia slovena. E i controlli, evidentemente, devono aver dato esito positivo. Sono scattati, così, sei arresti e 19 denunce, come riporta il “Primorski Dnevnik”, il giornale della minoranza slovena in Italia, che ha dedicato un lungo approfondimento alla vicenda.

Agli arresti sono finiti anche i due gestori del locale, entrambi di nazionalità slovena, uno di cinquant’anni, l’altro di 35, più sono scattate le manette ai polsi di quattro altre persone, oltre a quasi due decine di denunce. I presunti reati? Sfruttamento della prostituzione, traffico di esseri umani e traffico di droga.

Stando ai numeri forniti dagli inquirenti alla stampa slovena, dall’agosto 2014 a ieri si sarebbero prostituite al sauna center qualcosa come 300 ragazze provenienti dalla Romania, dall’Ucraina, dall’Albania e dai Paesi dell’ex Jugoslavia. Non solo. Dalla Slovenia rimbalza l’indiscrezione, confermata dal “Primorski”, che negli ultimi cinque anni gli incassi del locale, che avrebbe dovuto essere un normalissimo e senza segreti centro wellness con sauna, è stato di 14 milioni di euro.

Una cifra gigantesca che fa capire come il Marina fosse ormai diventato un punto di riferimento, entrando quasi immediatamente nel circuito europeo dei locali per soli uomini. L’accusa dice che l’organizzazione, di fatto, controllava le donne, a cui venivano imposte regole molto ferree e rigide. Pare, poi, che più di qualche “ballerina” (ma non viene fornito il numero preciso) fosse residente a Gorizia. Ma la Polizia di Stato del capoluogo isontino parla di «nessun coinvolgimento» e conferma, anzi, che tutto è partito e tutto è in mano agli inquirenti sloveni.

Non è un mistero che il Marina, che oggi risulta essere sotto sequestro, fosse frequentato anche da parecchi goriziani. Prova ne sia le tante targhe delle automobili parcheggiate nel parking esterno.

Ma le indagini non risultano coinvolgere nessun goriziano, anche perché al limite i clienti erano “beneficiari” delle prestazioni sessuali e non certamente coinvolti nell’organizzazione del presunto sfruttamento della prostituzione. Ma al “Marina” circolavano anche sostanze stupefacenti anche se non emergono altri dettagli sul tipo di droga, sui quantitativi, sulla provenienza.

“Il Piccolo”, in occasione dell’apertura nel 2014, fece un servizio all’interno del locale, sulla scorta di un’attività pubblicitaria che fu martellante anche in Italia.

Quest’oasi immersa nel verde a sei chilometri dall’ex valico goriziano di Casa Rossa, a Ajsevica, si trova dove una volta si giocava d’azzardo. Al posto del casinò Jolly venne realizzata quella che, ai tempi, venne definita una struttura «innovativa» che si estende su una superficie di 8.200 metri quadrati ed è dotata di centro wellness, ristorante, cinema erotico, giardino con piscina esterna riscaldata e albergo su tre livelli. Il centro ospita anche 14 stanze fornite di letto e doccia come quelle al pianoterra.

Gli ospiti più esigenti avevano poi la possibilità di fermarsi a dormire in una delle 15 camere dell’hotel destinate a loro soltanto. Il supermercato dell’eros camuffato da centro wellness dunque è stato smascherato ma di certo non è stato sgominato lo sfruttamento della prostituzione in quest’area. —


 

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