Non solo Trieste: Lubiana, Udine e Torino nel futuro dei centini del liceo Prešeren

Stati d’animo e progetti universitari dei sette studenti usciti con il massimo dei voti dall’istituto di lingua slovena
Micol Brusaferro

TRIESTE Si preparano a lasciare casa, per iniziare un capitolo della propria vita da studenti fuori sede, molti dei ragazzi del liceo di lingua slovena Prešeren che si sono diplomati col massimo dei voti, guadagnandosi un 100 che li gratifica e che li spinge a continuare gli studi con nuovi obiettivi.

Per Marco Ghergolet «l’esame è andato molto bene. Sono molto felice del risultato. Penso che la decisione di inserire commissari interni sia stata molto sensata, perché dopo anni di dad solo i nostri professori sapevano quali parti del programma avevamo svolto approfonditamente. A settembre inizierò Ingegneria meccanica a Udine, poi farò la selezione per diventare guida alpina». Nicolas Krizman ricorda che, dopo le restrizioni dovute alla pandemia, «ripartire con gli scritti non è stato facile. Ma con una forte determinazione e qualche rinuncia tutto è possibile. Gli esami sono stati impegnativi, però sono riuscito lo stesso a dare il massimo. I professori hanno tenuto conto della situazione e ci hanno sostenuti come meglio potevano durante tutto l’anno. Vorrei ringraziare anche i miei compagni di classe, che hanno reso questi cinque anni divertenti e indimenticabili. Ora mi iscriverò a Ingegneria a Trieste».

Mateja Martini sottolinea subito come l’esame sia «andato benissimo, anche grazie alla preparazione fornita dagli insegnanti durante i cinque anni, oltre che al mio impegno costante. Per la prima prova scritta ho scelto la traccia sulla musica, che fa parte della mia vita già da diversi anni. Suono la chitarra dai tempi delle elementari. Nella seconda prova non ho riscontrato troppe difficoltà e per l’orale i professori mi hanno proposto come traccia una foto di Frida Kahlo, che ho cercato di collegare con tutte le materie. Dopo il diploma continuerò con lo studio di Biologia, ma non ho ancora deciso in quale ateneo». Peter Savron ha già deciso di iscriversi a Matematica e programmazione all’Università di Lubiana e si dichiara «soddisfatto del risultato. La parte scritta è andata benissimo: la traccia scelta mi ha offerto un buono spunto. Per l’orale non ho gradito molto il materiale iniziale, ma sono riuscito a trarne ugualmente il massimo vantaggio». Direzione Università di Lubiana a fine estate pure per Martina Sosic, ovviamente «molto contenta dell’esito della maturità. L’orale ,soprattutto, è stato perfetto. Mi hanno chiesto proprio quello che volevo, quindi sono felice. Ho scelto la facoltà di Psicologia. Ma prima un po’ di vacanze, col viaggio di maturità per le scuole slovene, al quale seguirà un’esperienza nei campi scout».

Per Luna Callin «la preparazione è stata un percorso davvero lungo, che ha riguardato non solo le settimane prima dell’esame, passate in camera a studiare, ma ha coinvolto tutti i cinque anni. So che gli sforzi e i sacrifici fatti sono serviti, e adesso mi sento davvero sollevata e fiera di me stessa, per aver ottenuto ciò che desideravo». Hana Kravanja sperava, «come molti, che anche quest’anno non ci fossero gli scritti. Fortunatamente, però, mi sono un po’ tranquillizzata quando ci hanno detto che la seconda prova sarebbe stata preparata dai nostri docenti. In generale gli scritti li ho vissuti con stress e ansia. Sono andati bene, e sono più che felice del mio risultato. Dopo il diploma andrò a Torino, per la triennale in Diritto globale e transnazionale in inglese e poi vorrei specializzarmi all’estero»

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