Non solo la Tombola, sui balconi a Ronchi arriva “Rischiatutto”

RONCHI Il giorno di Pasquetta la tombola. Il 25 aprile si è giocato a battaglia navale e, il primo maggio, toccherà al Rischiatutto. Non si perdono davvero d’animo le famiglie di via 4 Novembre a Ronchi dei Legionari, alle quali si sono aggiunte alcune della vicina piazza Unità e ad ogni festività se ne inventano una nuova pur di trascorrere il tempo dell’isolamento forzato in allegria e spensieratezza.
Approfittando anche per far del bene. Così come per l’esordio con la tombola, anche per la battaglia navale sono stati in tanti a sfidarsi e a guardare il grande tabellone appeso per seguire la situazione. Una sfida all’ultimo incrociatore, all’ultima portaerei che, per la cronaca, ha visto il successo di Paola Pelizzon e Claudio Serafin. Una sfida davvero animata da grande passione, come è grande la passione e la vivacità che animano questi nuclei famigliari, formati da giovani e meno giovani, tutti pronti ad essere virtualmente vicini e, come detto, a trasformare questa loro voglia di vivere in un’azione di solidarietà.
In occasione della tombola sono stati raccolti 380 euro che sono stati destinati alla Caritas San Lorenzo per l’acquisto delle spese solidali. In queste settimane l’organizzazione guidata da don Renzo Boscarol è molto impegnata, come lo sono altri volontari, a dare una mano alle famiglie che sono in grandi ristrettezze economiche. E che possono anche contare sui buoni spesa messi a disposizione dall’amministrazione comunale. Ma vedere come semplici cittadini, famiglie solide e coese, fanno qualcosa per il prossimo è davvero commovente. Non ci si ferma qui. Ogni giorno, alle 18, fiato alle ugole e via con i canti che, via via, sono stati arricchiti da una vera e propria play-list suggerita dai residenti.
E nel pomeriggio del primo maggio nuova sfida con le domande, le buste ed il tabellone che furono resi celebri da Mike Bongiorno. Forse ci sarà anche la valletta, mancheranno le cabine, ma il tabellone sarà ancora una volta costruito dalle mani esperte di chi ha davvero una gran voglia di vivere. I ronchesi scacciano la maliconia anche con questo genere di iniziative. Cercano di superare i momenti difficili, di combattere la tristezza che si prova nel rimanere rinchiusi a casa anche con queste iniziative che rafforzano il senso di comunità e fanno sentire tutti più vicini.—
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo