Non segnala i beni da pignorare dopo il crac della sua azienda

Avrebbe dovuto indicare quali beni far pignorare dall’ufficiale giudiziario dopo il crac. E invece se n’è infischiata. Silvia Comand era fino a poco tempo fa il legale rappresentante della...

Avrebbe dovuto indicare quali beni far pignorare dall’ufficiale giudiziario dopo il crac. E invece se n’è infischiata.

Silvia Comand era fino a poco tempo fa il legale rappresentante della cooperativa sociale “On Stage” per la quale aveva lavorato come facchino Francesco Pinna, lo studente di 21 anni morto nel crollo al PalaTrieste il 12 dicembre del 2011 in occasione del montaggio del palco. Silvia Comand è accusata di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. È difesa dall'avvocato Debora Comand e comparirà davanti al Tribunale il prossimo 5 giugno.

Il procedimento ha avuto origine da una querela presentata dall’avvocato William Crivellari per conto del titolare di un'autofficina che, dal 2013 al 2015, aveva eseguito numerose riparazioni sui veicoli aziendali della “On Stage”, che fino a un anno fa si occupava della fornitura, allestimento e movimentazione logistica di strutture per concerti, stand fieristici ed eventi in genere. Fino a marzo 2015 la “On Stage” occupava 89 persone ed era proprietaria di numerosi veicoli.

Così il Tribunale, constatato il mancato pagamento delle fatture relative alle riparazioni, ha emesso, su richiesta del titolare dell’officina, un decreto ingiuntivo per la somma di circa 10mila euro. La “On Stage” non aveva infatti pagato nulla, tanto che il creditore aveva richiesto ed ottenuto un pignoramento presso la sede legale, situata in via Madonna del mare. Nel corso dell’esecuzione l’ufficiale giudiziario, che era accompagnato dall'avvocato del titolare dell'officina, aveva richiesto alla legale rappresentante, come previsto dal codice, di indicare ulteriori beni pignorabili nel termine di 15 giorni. Ma, decorso questo termine, nessuna dichiarazione è pervenuta all'ufficio. Con buona pace del titolare dell’officina, che nel frattempo aveva dovuto anche provvedere ad anticipare Iva e Irpef sugli importi indicati nelle fatture.

Nello scorso giugno la “On Stage” è stata messa in liquidazione coatta amministrativa. Lo stop lo aveva disposto con un decreto la giunta regionale, competente per le cooperative sociali. Nel provvedimento della giunta veniva rilevato «che la società si trova in manifesto stato di insolvenza, in considerazione della acclarata complessiva condizione patrimoniale deficitaria ritenuta oramai irreversibile in ragione della palesata insostenibilità economica e finanziaria».

A chiudere i battenti era stata l’unica cooperativa sociale in Italia specializzata negli allestimenti “in altezza”. Ha operato nella progettazione, nell'organizzazione e nella realizzazione di servizi e allestimenti nel campo dello spettacolo e dei grandi eventi. Grazie alla sua rete di contatti e partner (Live Nation, Mtv, Barley Arts, Azalea Promotion, Virus Concerti) ha potuto vantare in questi ultimi anni anche numerose prestazioni effettuate all'estero. Nel maggio del 2013 aveva allestito l'imponente palco dei Green Day in piazza Unità, per dimensioni secondo soltanto all’Isle of Mtv del 2005.

Ma ora la responsabile è finita nei guai perché non ha indicato all’ufficiale giudiziario i beni da pignorare in conseguenza del crac.

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