«Non possiamo perdere altro tempo prezioso»
Sulla probabile proroga tecnica di 45 giorni a Marina Monassi si scatena il senatore del Pd Francesco Russo, l’uomo che con un gioco di prestigio ha portato via il demanio da Porto vecchio. «Mentre in Cina 90 giorni bastano per costruire un grattacielo di 220 piani, a Trieste non sono sufficienti nemmeno per decidere chi debba essere il prossimo Presidente dell’Autorità Portuale: se la rosa di nomi è pronta da metà ottobre qual è il vero motivo che impedisce la scelta finale?»
«E’ impossibile pensare di competere sui mercati internazionali con processi decisionali così lenti: Trieste e il suo porto, a partire dal 2015, hanno davanti sfide ambiziose - penso alla riqualificazione di Porto Vecchio, l’ampliamento del Molo VII, la valorizzazione del punto franco – che richiedono visione, capacità di scelta, dinamismo e coraggio. Ecco perché non possiamo perdere altro tempo prezioso. Al timone del Porto triestino, abbiamo bisogno fin da subito di qualcuno che, pienamente legittimato, sia capace di dare una virata netta rispetto al passato: a tal proposito la notizia della proroga di Marina Monassi, purtroppo, non incoraggia a essere ottimisti», aggiunge Russo.
«Ma ancor più preoccupanti sono le voci che continuano a rincorrersi rispetto a un possibile commissariamento del nostro scalo: sarebbe davvero una scelta incomprensibile, l’ennesima vittoria del partito dell’immobilismo. Mi piacerebbe che il Ministro Lupi desse chiarimenti inequivocabili rispetto ai tempi e alle modalità con cui verrà individuato il prossimo presidente dell’Authority: per questo sono convinto che, nei prossimi giorni, tutti i parlamentari della regione assieme alla Presidente Serracchiani abbiano il dovere di sollecitarlo ad un impegno più deciso affinché risposte soddisfacenti arrivino in tempi rapidi e certi».
Russo è come un fiume in piena. «E credo sia giusto che queste risposte vengano date pubblicamente, alla luce del sole e con la massima trasparenza. Lo dobbiamo non solo ai cittadini di Trieste ma anche a tutti gli operatori già presenti nel nostro scalo. Solo con regole certe, processi e tempi decisionali snelli - conclude Russo - il nostro Porto potrà affrontare in maniera adeguata le difficili sfide a cui tutto il sistema della portualità alto-adriatica andrà incontro».
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