«Non è umano lasciarli dormire nel tunnel»
La preoccupazione dei volontari: «Non ci sono più coperte e la temperatura si è abbassata»

Due notti di seguito: anche se non era prevista pioggia, dopo l’esperienza di lunedì mattina e di lunedì pomeriggio, la gran parte dei richiedenti asilo fuori convenzione acquartierati alla Valletta del Corno ha deciso di non rischiare di nuovo e ha preferito trascorrere la notte tra lunedì e martedì all’interno di galleria Bombi. Nel tunnel sotto il colle del castello si sono così riunite circa cento persone. Solo una quindicina di migranti ha deciso di fermarsi in via Brass. Se, infatti, la galleria da un lato offre riparo dalle precipitazioni, dall’altro presenta condizioni climatiche peggiori rispetto a quelle che si possono trovare alla Valletta del Corno.
Più che l’umidità, a disturbare è il vento leggerissimo che continuamente spazzata il collegamento tra piazza Vittoria e via Giustiniani. Nonostante le indicazioni dei volontari, l’ultima parola spetta sempre ai singoli migranti. «Noi possiamo dare loro solo dei suggerimenti, non possiamo dire cosa fare», spiega una volontaria che fino alle 23 ha fornito assistenza ai ragazzi. Domenica a dormire nella galleria erano stati circa in trenta. Rispetto alla notte precedente, dunque, le proporzioni si sono invertite, ma la situazione non è cambiata e l’emergenza resta. Gli arrivi non si fermano e la prova di forza del sindaco Rodolfo Ziberna e della sua giunta è tesa a ottenere nuovi trasferimenti. Se in prospettiva la strategia ha la sua logica, nel breve termine appare durissima. La perturbazione che ha spazzato il Nordest, a Gorizia ha portato ad un abbassamento delle temperature e di notte la situazione diventa difficile. «Non è umano lasciare dormire queste persone in condizioni simili; la scorsa notte c’era un ragazzo appena arrivato da Belgrado che aveva solo una maglietta a maniche corte», ricordano i volontari. I migranti chiedono soprattutto coperte. «Non ne abbiamo più: abbiamo distribuito tutte quelle che avevamo e ormai abbiamo chiesto aiuto a tutte le persone che conoscevamo», raccontano i volontari aggiungendo: «Questi ragazzi sono terrorizzati. Ogni volta che c’è un controllo si vedono sequestrare tutte le coperte e non c’è più un buco dove metterli».
Per non dormire a contatto diretto con l’asfalto, in galleria Bombi molti hanno messo sotto le coperte dei cartoni. I più fortunati hanno potuto dormire su dei materassini gonfiabili. Ieri mattina, sono poi tornati tutti al parco della Valletta del Corno dove sono arrivati anche i richiedenti ospitati nel centro di piazza Tommaseo. La struttura Caritas di Piazzutta infatti offre accoglienza solo notturna. Nel corso della giornata gli ospiti devono uscire e, pioggia permettendo, per tutti il punto d’incontro diventa l’area verde di via Brass.
Stefano Bizzi
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