«Non ci sentiamo dei parassiti»

L’associazione di volontari: «Aiutiamo anche i migranti con vestiti e corsi di italiano»

Su un post pubblicato sul suo profilo Fb a maggio Fabio Tuiach li aveva definiti senza mezzi termini «zecche dei centri sociali». Parassiti della società. Il riferimento era rivolto ai frequentatori della Casa delle culture di Ponziana. Stiamo parlando dell’Associazione di volontariato onlus “Ya Basta - Per la dignità dei Popoli contro il Neoliberismo”, nata a livello nazionale nel ’99 e che conta su una sezione che opera sul territorio triestino e regionale, formata da una trentina di persone. «Non ci sentiamo dei parassiti e lo dimostra il fatto che riusciamo a sostenerci con le nostre attività», spiega Angela Quinto, presidente Ya Basta Fvg: «Portiamo avanti una serie di percorsi di integrazione, socializzazione e supporto a chi ha bisogno. Nell’ultimo anno in particolare abbiamo aiutato i migranti regalando loro dei vestiti ed allestendo dei corsi di lingua italiana. Ma ci sono anche iniziative rivolte agli abitanti del quartiere, come mercatini, pranzi di socializzazione, cineforum, oltre a percorsi avviati in collaborazione con la Microarea».

C’è chi li accusa di disturbare, creare disagio ai residenti ed imbrattare i muri degli edifici. «A parte una singola occasione di beneficienza, negli ultimi due anni non abbiamo mai fatto serate con musica fino a tardi», precisa Quinto: «Per quel che riguarda i murales l’idea è quella di dedicare degli spazi protetti ai ragazzi che vogliono esprimere la loro creatività senza rovinare le strutture storiche della città».

C’è poi la questione dell’occupazione abusiva. «La scelta di occupare l’edificio è stata un atto simbolico per mandare un segnale alle istituzioni, che non ci davano risposte in merito alla nostra richiesta di abbassare il canone di affitto che era troppo alto e non ci permetteva di attivare nuove iniziative». (p.pit.)

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