Non ci fu alcuna usura, assolti tre impresari

Non c’è stata alcuna usura: il tribunale di Gorizia ha, infatti, assolto con formula piena perché il fatto non sussiste gli imprenditori Bruno Breda, titolare di una ditta di impiantistica, Armin Hamatschek, austriaco residente in provincia di Treviso, e Silvio Sartor, di Preganziol. È stata invece dichiarata la prescrizione per alcuni reati fiscali. Nel processo era implicato anche Livio Novati, ma la sua posizione era stata stralciata in una precedente udienza perché nel frattempo deceduto. Nell’ultima udienza era uscita di scena anche la parte civile Angelina Pierina Montello, mentre era rimasto il figlio Daniele Marinaz.
Ci sono voluti tra rinvii e sospensioni quattro anni di udienze per arrivare a una sentenza che ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai tre imputati, che fin dall’inizio dell’inchiesta si erano sempre professati innocenti. Un processo, giunto dopo una lunga indagine da parte della Procura e che, a un certo punto, è ricominciato daccapo perché un giudice nel frattempo era stato trasferito.
Bisognerà attendere il deposito della sentenza, che avverà entro 90 giorni, per capire le motivazione che hanno portato il collegio dei giudici ad assolvere gli imputati.
L’ipotesi accusatoria che è poi caduta nel corso del dibattimento processuale è che i tre imprenditori si sarebbero fatti pagare più del dovuto per dei lavori di ristrutturazione e veniva contestato anche il prezzo di vendita dell’agraria di Aris di cui erano proprietari i Marinaz. Una perizia ha stabilito che il prezzo era congruo e che, quindi, veniva a cadere l’accusa di usura che emergeva, secondo il capo di imputazione, da un giro di assegni che avevano gonfiato considerevolmente la cifra.
L’edificio in questione ceduto dai Marinaz ad Hamatschek era stato posto sequestro preventivo, ma ora i giudici assieme all’assoluzione hanno disposto pure la revoca del dissequestro.
I difensori degli imputati (Presot, Belletti, Fabbro, Celledoni) hanno sempre sostenuto l’innocenza dei propri assistiti sostenendo fin dall’udienza preliminare che il capo di imputazione era incompleto e generico. E che l’accusa non fosse provata lo hanno ribadito con forza anche nelle arringhe finali forti anche del fatto che il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione di tutti gli imputati alla luce del fatto che la perizia del consulente del tribunale aveva evidenziato come non ci fosse stata usura nei confronti della parte civile. (fra. fem.)
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