Nomine, Monassi "ricambia": Paoletti verso la presidenza di Ttp

Secondo insistenti rumors uno dei due consiglieri di Ttp di indicazione dell’Authority sarà il presidente della Camera di commercio. E, posto che alla stessa Autorità portuale spetta nominare il nuovo presidente Ttp, è abbastanza scontato che quella poltrona verrà occupata da Paoletti
Antonio Paoletti
Antonio Paoletti
TRIESTE.
Si consolida il rapporto di collaborazione fra Marina Monassi e Antonio Paoletti, primo sponsor della neo presidente dell’Authority. Collaborazione già materializzatasi in alcuni incontri fra Ap e Camera di commercio sul rilancio dello scalo, riunioni della Monassi con la giunta camerale e vertici operativi sul nodo dei Tir turchi. Un consolidamento che per Paoletti significherebbe, in base a voci insistenti, la presidenza della Ttp, la Trieste Terminal Passeggeri, in fase di privatizzazione.


Agli inizi di novembre la Tami (Trieste Adriatic Maritime Initiatives), creata da Unicredit, Costa Crociere, Assicurazioni Generali, Giuliana Bunkeraggi e dall’impresa di costruzioni Reguardia, ha vinto la gara per il 60% delle azioni di Ttp. Secondo insistenti rumors che circolano negli ambienti portuali, dunque, uno dei due consiglieri di Ttp di indicazione dell’Authority sarà il presidente della Camera di commercio. E, posto che alla stessa Autorità portuale spetta nominare il nuovo presidente Ttp, è abbastanza scontato che quella poltrona verrà occupata da Paoletti. Per veder concretizzato questo quadro non sarà necessario attendere molto.


Il trasferimento del 60% delle quote di Ttp, dall’Authority alla Tami, è atteso entro il mese, dopo che l’Antitrust a giorni dovrebbe ufficializzare il via libera alla procedura (la decisione favorevole sarebbe già stataa presa, in quanto non risultano situazioni di contrasto con altri soggetti, posto che Unicredit detiene il 30% delle quote di Tami, e con esse la maggioranza in cda, con cinque consiglieri su un nove). Restando in tema di partecipazioni societarie, pare intanto tramontato l’intesse di Msc all’ingresso in Ttp.


Il colosso dello shipping guidato da Gianluigi Aponte è comunque intenzionato ad aumentare le toccate a Trieste delle sue unità da crcoiera. Tornando alla cessione del 60% di Ttp, una volta che sarà formalizzato l’acquisto delle azioni da parte di Tami, il vecchio cda di Ttp presieduto da Gianfranco Gerini uscirà di scena e si insedierà quello nuovo. In esso due consiglieri, fra cui il presidente, saranno designati come detto dall’Authority, mentre tre, incluso il direttore generale, spetteranno alla Tami.


I nomi di questi tre consiglieri non sono stati ancora decisi, ma è probabile che almeno due vengano scelti nella rosa del cda di Tami. Consiglio di amministrazione che si è riunito per la prima volta la scorsa settimana. Di esso fanno parte alcuni professionisti e docenti universitari, fra cui l’ex presidente del Authority, Maurizio Maresca, indicato da Unicredit assieme ad Antonio Marano (amministratore delegato di Unicredit Logistics e presidente del cda), Ombretta Ricci, Stefano Campoccia e Martino Dalla Vecchia. A rappresentare Costa Crociere, nel cda di Tami siede il direttore finanziario Beniamino Maltese. Paolo Cristin, Marisa Kermolj e Pietro Balducci sono invece stati designati rispettivamente da Assicurazioni Generali, Giuliana Bunkeraggi e Reguardia.


Sul piano operativo, il programma di Tami per Ttp, che punta a portare a Trieste 200mila passeggeri all’anno ma anche a intensificare l’attività congressistica, è già stato presentato all’Authority in sede di gara. I dettagli del piano, elaborato dalla società di consulenza aziendale PriceWaterhuseCoopers, verrà esposto nel corso dell’incontro internazionale sul sull’armonizzazione dei traffici nell’Alto Adriatico, curato da Unicredit e dal Governo, in programma a Trieste l’11 febbraio con la partecipazione dei ministri Frattini e Matteoli e dei loro omologhi sloveni.


I contenuti restano del piano per Ttp restano top secret, ma nell’ambito del rilancio dell’attività crocieristica circolano ipotesi di un’estensione degli ormeggi destinati alle crociere, trasferendo il terminal ro-ro di Riva Traiana sul Canale industriale, per creare nuovi spazi per le navi da crociera (ferma restando la Marittima) nell’area attualmente utilizzata dai traghetti turchi.


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