«No alla Zona 30»: abitanti ed esercenti in rivolta a Opicina

«Meno posti auto, più rischi: pronti a bloccare il traffico». Comune e Circoscrizione «Piano già condiviso in passato»

OPICINA "Siamo pronti a dare vita a un sit-in e a bloccare il traffico se dovesse servire, perché quello che si sta facendo in alcune delle nostre strade è un autentico scempio».

Sono sul piede di guerra molti residenti e commercianti di Opicina, rappresentati in questo frangente dall’associazione per la Difesa di Opicina e dal consorzio “Insieme a Opicina”. A scatenare la loro vivace reazione, l’avvio del cantiere, inserito nel più ampio contesto della realizzazione della “Zona 30” nell’area situata fra via Carsia e il capolinea del tram. In particolare, contestano il progetto che prevede, in via della Vena, la nascita di un marciapiede lungo il lato destro della strada in direzione del ricreatorio.

E per garantire sicurezza a chi si sposta a piedi a Opicina sbarca la prima zona a 30 all’ora


«È un’idea sbagliata – hanno detto ieri Nadia Bellina e Dario Vremec, presidenti rispettivamente del consorzio e dell’associazione, e Mauro Drioli, rappresentante dei residenti nella via – perché il marciapiede da utilizzare, in buona parte già realizzato e in ottime condizioni, sarebbe quello sul lato opposto, cioè a sinistra in direzione del ricreatorio. Intervenire sul lato destro – hanno sottolineato – comporterebbe la scomparsa di parcheggi utili a tutti, obbligherebbe i bambini che escono dalla scuola e vanno al ricreatorio ad attraversare più volte la carreggiata e metterebbe in difficoltà i proprietari delle case che insistono su quel lato, perché situate più in basso rispetto al livello stradale. In caso di pioggia, l’acqua diventerebbe un problema».

Immediata la replica del Comune e della Circoscrizione. «Il progetto risale all’epoca della giunta Cosolini e noi lo abbiamo portato avanti con modeste correzioni – ha detto l’assessore Luisa Polli – perciò si tratta di un’idea trasversale, che ha trovato il riscontro in due esecutivi di segno diverso, a conferma della sua bontà. Ricordo – ha proseguito – che la Zona 30 è il risultato di un attento e moderno studio, basato sui migliori criteri di mobilità».

Anche Marko De Luisa, presidente della Circoscrizione, concorda: «Il progetto Zona 30 è stato più volte affrontato dalla Consulta, davanti ai residenti di Opicina – ha ricordato – e discusso nel corso di una pubblica assemblea, alla presenza dell’assessore Polli, senza suscitare proteste».

Rispondendo poi a chi, qualche giorno fa, aveva proposto i dossi in luogo dei restringimenti per garantire il rispetto del limite a 30 all’ora, De Luisa ha spiegato che «essi sono pericolosi per motociclisti e ciclisti, oltre che rappresentare un problema per i mezzi di emergenza». —


 

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