«No al parco eolico di Veglia, minaccia per i grifoni»

VEGLIA. Il progetto del parco eolico nell’isola di Veglia, che dovrebbe essere costruito in zona Obzova tra le località di Ponte e Bescanuova, deve essere respinto dalle autorità e dunque cancellato. Lo sostengono ambientalisti e ornitologi, rilevando che l’impianto costituirebbe una minaccia mortale per le tante specie di uccelli che vivono in quest’area dell’ Adriatico settentrionale, in primis il grifone o avvoltoio dalla testa bianca.
A reagire al progetto (di cui è stato già varato lo studio preliminare di investimento) ecco Sonja Šiši„, direttrice dell’istituto pubblico Priroda (Natura in italiano), che si occupa di tutela delle specie animali e vegetali nella regione del Quarnero e Gorski kotar. «L’area di Obzova non è in regime di tutela in riferimento alla legge sulla salvaguardia ambientale – premette Šiši„ – ma l’intera isola di Veglia è parte integrante della rete ecologica europea Natura 2000. Inoltre è compresa nella rete ecologica Isole quarnerine, che si propone di tutelare ben 40 specie di volatili tra cui il grifone e l’aquila reale. È certo che l’ impianto eolico, fortemente voluto dalla municipalizzata vegliota Ponikve, non verrà alla luce».
Ne è convinto anche il presidente dell’associazione isolana Jezero (Lago in italiano), Andrej Radalj, noto ornitologo quarnerino, che si oppone fermamente alla presenza di pale eoliche a Veglia. «Gli aerogeneratori, secondo il piano, verrebbero posizionati in una zona che sta nel mezzo di quattro riserve ornitologiche, due a Veglia e altrettante a Cherso. È un cielo dove quotidianamente vediamo volare l’avvoltoio dalla testa bianca, il falco grigio, l’aquila reale e il biancone, specie severamente protette. L’area è inoltre popolata da cinque specie di pipistrello. Si ritiene che una colonia di almeno tremila esemplari sverni sull’isola, mentre un’altra utilizza Veglia quale tappa della sua migrazione». Secondo l’ ornitologo, l’impianto verrebbe a trovarsi a meno di cinque chilometri dalla località di Kuntrep, dove nidificano i grifoni: «Per la legge sulla salvaguardia dell’ambiente si tratta di una situazione inaccettabile e dunque potrei scommettere che il progetto sarà bocciato».
Radalj ha ricordato che a Cherso si è fatto tantissimo per la tutela del grifone nordadriatico, la cui colonia chersina e delle isole circostanti conta non più di 130 coppie, una popolazione a rischio, vulnerabile, specie se dovesse imbattersi nelle pale eoliche a Veglia. Ricordiamo che alcuni anni fa, alle spalle di Traù, in Dalmazia, in un solo giorno di lavoro sperimentale degli aerogeneratori rimasero uccisi 130 pipistrelli.
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