«No a fanatismi sulla famiglia»: la carica dei mille a Verona

La stima sulla presenza dal Friuli Venezia Giulia contro il contestato congresso. Tre corriere di Non Una di Meno Trieste. In piazza anche sindacati e donne dem
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Fedriga: «Uno Stato laico può riconoscere solo la famiglia naturale. Dico no ai surrogati»
Il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, durante un Forum all'ANSA, Roma, 26 settembre 2018. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

TRIESTE. Da tutto il Friuli Venezia Giulia stamattina centinaia e centinaia di persone sono partite per Verona, per partecipare alla mobilitazione contro il Congresso mondiale delle famiglie. Il culmine sarà nel pomeriggio, quando nella città scaligera sfilerà un grande corteo, indetto dalla rete Non Una Di Meno nel più ampio contesto della tre giorni di contro-convegni “Verona città transfemminista”.



All’iniziativa parteciperanno numerose realtà, inclusa la triplice Cgil, Cisl, Uil e il Partito democratico: per oggi sono previste almeno 30 mila presenze. Tornando alla nostra regione, anche qui l’iniziativa ha ottenuto ampia partecipazione. A partire dal nodo territoriale di Nudm Trieste, che ha organizzato tre corriere. Tutte piene, fanno sapere le attiviste: «Tante donne, di tutte le età, e anche uomini.

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Circa 150 persone in tutto, di cui molte abitualmente non sono politicizzate. Una ragazza ha addirittura preso permesso dal lavoro per poter partecipare». Le militanti elencano le mozioni antiabortiste, discusse anche a Trieste, «gli attacchi contro le soggettività lgbt e la mancata concessione del patrocinio al Fvg Pride da parte del Comune» come «esempi dell’aria che si respira in regione»: «In compenso il Congresso mondiale delle famiglie avrà il patrocinio della Regione Fvg. Non è solo retorica: tutto ciò ha ripercussioni materiali sulle vite delle persone».



A livello regionale aderiscono, tra le altre realtà, Casa delle donne di Trieste e il Circolo Arcigay Arcobaleno.

Spiega Antonella Nicosia, presidente del circolo di Trieste-Gorizia: «I diritti acquisiti vanno difesi sempre e comunque; nulla deve essere dato per scontato. L’affluenza oggi sarà notevole da tutta Italia, stando alle notizie che abbiamo. Dal Fvg, senza esagerare, partiranno a stima un migliaio di persone. Soltanto i nostri soci saranno un centinaio. Ho sentito inoltre di molti cittadini che non fanno parte di associazioni o sindacati ma, in quest’occasione, ci tengono a essere presenti».

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Partenze da tutte e quattro gli ex capoluoghi di provincia sono organizzate poi dalla Cgil. Afferma Rossana Giacaz, della segreteria Cgil Fvg: «Saremo 300 persone minimo. Il segretario generale Landini ha assicurato l’adesione formale e fisica dell’intera segreteria nazionale Cgil e di tutte le sue strutture. Ovviamente anche la presenza di tutta segreteria Fvg è assicurata».

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Scende in piazza, come detto, pure il Pd: sono una ventina le Donne democratiche che dal Fvg si sono dirette a Verona. Qui in mattinata si terrà il convegno “Libere di scegliere”, organizzato a livello nazionale dalle dem assieme ai sindacati confederali, cui seguirà un flash-mob. Interverranno, tra gli altri, l’ex presidente della Camera Laura Boldrini, l’autrice della legge sulle unioni civili Monica Cirinnà e l’ex segretaria nazionale Cgil Susanna Camusso. Ha annunciato la sua presenza anche l’eurodeputata Pd Isabella De Monte, motivandola così: «Al congresso di Verona umiliano le donne».

E, riguardo le recenti dichiarazioni del presidente del Fvg Massimiliano Fedriga secondo cui lo Stato deve tutelare esclusivamente la famiglia naturale, ha aggiunto: «Sono gravissime: si ricordi che lui è il presidente di tutti. Non si arroghi il diritto di scegliere chi vuole o non vuole rappresentare; chi ha il diritto o meno di definirsi famiglia». —


 

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