Niqāb a scuola, le tv nazionali approdano a Monfalcone

Troupe di Iene, Agorà e Quarta Repubblica sul posto. Intanto oggi arriva la sottosegretaria Frassinetti

Tiziana Carpinelli
Un inviato delle Iene a Monfalcone (foto Bonaventura)
Un inviato delle Iene a Monfalcone (foto Bonaventura)

Tre troupe in cerca di scoop. Non è il titolo di un film di Woody Allen, anche se non suonerebbe poi così male, bensì un ordinario sabato mattina a Monfalcone, non fosse per il mercatino delle pulci e l’insolita mattinata di sole quasi primaverile, che induce gli ottimisti a mollare le sciarpone in favor di occhiali da sole e più leggeri soprabiti. L’anomalia vera, però, è il concentrato mediatico.

Le Iene con Gaetano Pecoraro, ormai quasi di casa in piazza della Repubblica, Agorà e Quarta Repubblica: tutti a pochi passi, sabato mattina, nel perimetro del salotto buono e del centro urbano. Senza scordare, nei giorni precedenti, l’inviato del Corsera Marco Imarisio, gli articoli firmati La Repubblica, Il Sole 24 ore, Il Messaggero e Il Giornale, i servizi televisivi di Sky Tg24 e della Rai, i collegamenti di Mattino 5.

La sottosegretaria Frassinetti

La sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti
La sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti

Ma non è solo l’attenzione dei media ad essersi sollevata sul caso del niqāb in classe e delle differenze di regole che si possono riscontrare anche in scuole che distano tra loro solo tre chilometri. Pure la politica si concentra su Monfalcone, sia sulla specifica vicenda sia più in generare come fucina politica. 

Stamane (domenica 9 febbraio), per esempio, la sottosegretaria all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti, braccio destro del ministro Giuseppe Valditara, sarà a Monfalcone, nella sede di Fratelli d’Italia in corso del Popolo, per parlare dei «fatti accaduti nell’istituto Pertini di Monfalcone».

Lo annuncia l’invito a una conferenza stampa diffuso dalla senatrice Francesca Tubetti, che annuncia la sua presenza col collega Roberto Menia.

 

Fedriga sul niqab a scuola: «Non è integrazione»
Ragazze con il niqab

 

Da alcuni giorni in regione in occasione del Giorno del Ricordo, Frassinetti ha anticipato ieri alcuni concetti: «Noi come Ministero prendiamo atto delle parole del garante dell’infanzia e dell’adolescenza, che parla di integrazione e inclusione, però c’è un vuoto normativo che va colmato». Ci sono proposte di legge in Parlamento e «mi auguro quindi che il Parlamento legifererà al più presto». La sottosegretaria all’Istruzione, al corrente della situazione vissuta da alcune studentesse dell’Isis Sandro Pertini di Monfalcone, che frequentano l’indirizzo prescelto indossando a lezione il niqāb, non ha al momento in programma un incontro con la dirigente dell’istituto scolastico professionale. «In una situazione di emergenza – ha aggiunto – la preside aveva poco altro da fare, però non può diventare un modus operandi continuo, va colmato un vuoto legislativo».

«Non è compito delle scuole dirimere queste controversie – ha precisato Frassinetti all’agenzia di stampa – ma il nostro obiettivo è favorire l’inclusione e l’integrazione, che è difficile da portare avanti se non ci si guarda in viso, se non si riconosce l’altro da sé. È evidente che questo è un po’ un ostacolo nel creare una vera e propria comunità scolastica. Abbiamo anche una problematica della dispersione: non vogliamo che nessuno lasci la scuola e quindi bisogna contemperare le esigenze in campo, ma saremo sicuramente aiutati da un completamento della legislazione che adesso non c’è». Diramare una circolare alle scuole in questo caso, ha puntualizzato la sottosegretaria, «non basta». «C’è la legge Reale del 1975 – ha concluso – che dice che non bisogna trafugare il viso per questioni di sicurezza pubblica, ma non è completa, non tratta i casi che riguardano la religione, quindi ci vuole una legge».

Al Kinemax di via Grado domenica si apre nel frattempo la presentazione del Patto per il Nord Fvg. Tra gli organizzatori dell’iniziativa l’ex assessore del Cisint I, già esponente del Carroccio e poi fuoriuscito, Massimo Asquini. Che annuncia: «La questione settentrionale troverà nuova rappresentanza e forza per rivendicare battaglie storiche». Dunque nella roccaforte della Lega Salvini arriverà l’onorevole Paolo Grimoldi, con i rappresentanti provinciali del neonato movimento.

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