Niente posto alla materna per il 16,5% degli iscritti

Pubblicate le graduatorie definitive per le scuole dell’infanzia. Brandi soddisfatta «Lista d’attesa in calo». Per i genitori scatta l’opzione B: scuole statali o private

Sono 153 i bambini rimasti esclusi dalla graduatoria per la scuola d’infanzia comunale di Trieste per l’anno 2018-2019. Le loro famiglie dovranno bussare ora alle porte delle scuole statali, dove sono ancora disponibili posti, o in quelle private. Sono state pubblicate nei giorni scorsi infatti le liste definitive, dopo quelle provvisorie dello scorso marzo. Erano stati in 179 gli esclusi nel 2017.

«La riduzione della lista di attesa è del 16,57%, rispetto al 17,72% dello scorso anno - sottolinea l’assessore comunale all’Educazione Angela Brandi -. Ci sono tante classi statali con posti ancora liberi per accogliere i bimbi, quindi il risultato è importante e sono convinta che la copertura finale sarà molto elevata. È fondamentale informare i genitori che si tratta di dati molto buoni. Inoltre alcune strutture private sono convenzionate con il Comune e indicate alle famiglie, per poter trovare anche in questo caso, un’ulteriore possibilità di scelta».

Le graduatorie definitive delle comunali potrebbero comunque subire ulteriori modifiche in futuro, come anticipato già qualche mese fa dall’assessore. Ogni anno infatti sono destinate ad assottigliarsi nel corso del tempo, per effetto di rinunce o trasferimenti, anche durante l’anno scolastico. Ma quasi tutti i genitori scelgono già una soluzione diversa, appunto tra statali e private, e non mancano le famiglie che decidono anche di servirsi di baby sitter o, dove possibile, dell'aiuto dei nonni.

Le domande totali quest’anno sono state 923, mentre nel 2017 erano state 1010. Rispetto agli anni passati, quando le proteste dei genitori erano state accese sui social, per i figli rimasti fuori dalle liste, quest’anno i toni sono più pacati. Niente dibattiti vivaci su Facebook, per ora nessuna mobilitazione tra mamme e papà. Molti raccontano di essersi preparati all’eventualità, alla luce delle situazioni registrate in passato.

Cosa succede quindi per i bambini rimasti fuori dalle comunali? C’è chi sceglie la scuola privata, a fronte però di un esborso economico superiore alle altre opzioni, nella maggior parte dei casi invece le famiglie puntano sulle scuole statali, che però alle volte riservano qualche sorpresa. «La mia bimba - racconta una mamma - è rimasta in lista d’ attesa alle comunali, volevo metterla in una scuola statale ad Altura, dove però hanno deciso di eliminare un’ intera sezione e ci sono rimasta malissimo. Cercherò un’altra statale».

Una strada imboccata in questi giorni anche da molte altre coppie di genitori che, dopo la pubblicazione delle graduatorie e dopo l’esclusione dei propri pargoli, hanno iniziato il tour tra le altre strutture del territorio, spesso con priorità garantita a quelle più comode e vicine a casa. Quest’anno il Comune ha fornito una serie di strumenti alle famiglie con anticipo, per conoscere l’offerta formativa 3-6 anni nel dettaglio, grazie a una giornata dedicata agli spazi comunali, promossa a gennaio alla Stazione Marittima, oltre ai tradizionali open day dei vari edifici. Anche online sul sito del Comune, nella sezione dedicata alle scuole, sono indicati tutte le materne. Inoltre nei mesi scorsi gli uffici hanno anche verificato i dettagli di tutte le iscrizioni pervenute sul web in particolare, dove alcuni genitori non avevano completato correttamente la scheda online, alle volte dimenticando qualche passaggio, fondamentale per l’invio completo della richiesta.

Sul fronte degli asili nidi invece finora sono pervenute 1093 domande (1125 l’anno scorso), a fronte di 602 posti disponibili, le graduatorie definitive saranno pubblicate entro il 18 giugno. (mi.b.)

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