Niente piano anti-smog con Nova Gorica

Pareva essere un progetto transfrontaliero facilmente concretizzabile. Pareva... Ci riferiamo all’azione congiunta Gorizia-Nova Gorica-Sempeter Vrtojba contro l’inquinamento da Pm10. Ebbene, tutto è destinato ad essere rispedito nei cassetti. Irrimedibilmente.
Andiamo con ordine. Il 28 aprile 2014 (non è passato certamente un secolo) illustrammo il progetto su cui stavano lavorando le tre municipalità confinarie: se limitazioni al traffico ci saranno, la speranza - scrivemmo allora - è di riuscire a coinvolgere anche Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba perché l’aria, giustamente, non ha confini. «Gli amministratori dei Comuni vicini si sono resi disponibili. Vero è anche che in Italia e in Slovenia ci sono sistemi molto diversi fra loro nella lotta all’inquinamento. Cercheremo di renderli omogenei al massimo - annunciò l’assessore comunale all’Ambiente, Francesco Del Sordi -. L’assunto di partenza è molto semplice: è inutile prendere delle misure restrittive sul traffico a Gorizia senza che, in contemporanea, non vengano presi provvedimenti di ugual natura a Nova Gorica piuttosto che a Sempeter. Proprio per questo, stiamo lavorando per mettere in piedi un Piano d’azione intercomunale, anzi transfrontaliero. I meccanismi, insomma, dovranno combaciare».
A che punto siamo? A un punto morto. «La strada è diventata impervia - ammette Del Sordi -. Il motivo? Le normative in materia dei due Paesi sono troppo diverse fra loro. Avevamo cercato un punto di sintesi ma, davvero, ci sono troppe differenze per rendere omogenei due sistemi che si presentano diamentralmente opposti».
Pertanto, l’unica cosa concretizzabile è l’informazione: se mai ci saranno chiusure al traffico a Gorizia, queste verranno prontamente comunicate alle autorità di Nova Gorica e di Sempeter. «Di più, francamente, non si può fare. La legge slovena suddivide i centri urbani in aree “degradate” e in aree “non degradate”. I provvedimenti restrittivi al traffico scattano solamente nelle zone classificate come degradate e Nova Gorica e Sempeter non lo sono». Ergo, verrà alzata bandiera bianca. Su questo tema è praticamente impossibile intraprendere un discorso comune, di mutua collaborazione. «Ci dispiace ma, lo ripeto, le normative sono esattamente agli antipodi», conclude Del Sordi che fa professione di realismo, evitando di regalare false speranze.
Il meccanismo in vigore oggi (è ancora quello vecchio in attesa delle novità regionali) lo conosciamo: quando si verificano 3 sforamenti nella concentrazione delle polveri sottili nell’aria scattano le limitazioni previste dal Piano d’azione comunale (Pac). Le principali fonti di Pm10 sono: sorgenti legate all’attività dell’uomo (processi di combustione tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche; usura di pneumatici, freni ed asfalto) e sorgenti naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di pollini, il sale marino. Inoltre, una parte rilevante del Pm10 presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas (composti dell'azoto e dello zolfo) emessi da attività umane.
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