Niente multe, ma è scontro su Panzano

Controlli sull’ordinanza anti-alcol. Le Rsu Fincantieri al decoro abbinano il rispetto della pausa pranzo. E il Pd attacca Cisint
Bonaventura Monfalcone-03.08.2017 Multa per bivacco-Alimentari-Via Pisani-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-03.08.2017 Multa per bivacco-Alimentari-Via Pisani-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Due controlli e nessuna sanzione a Panzano, all’indomani della giornata d’esordio all’insegna dell’ordinanza anti-alcol e degrado che aveva segnato le multe nei confronti di 17 cantierini. La pattuglia della Municipale giovedì scorso ha eseguito un giro di controllo, il giorno successivo s’è “appostata” nei pressi di via Pisani. Tutto in regola. Niente birre consumate su suolo pubblico, né sporcizia o abbandoni di rifiuti. Intanto il dibattito continua. Con i sindacati della Rsu Fim, Fiom e Uilm: «Non è nostro costume - sottolineano - difendere quei lavoratori che non hanno rispetto delle regole di buon comportamento e della comunità che li ospita. Pur comprendendo che non possono esistere zone franche del vivere civilmente, abbiamo però difficoltà a comprendere se il problema sia il consumo di bevande alcoliche durante la pausa pranzo o il luogo dove bevande e panini di consumano». A proposito di quanto osservato dal sindaco circa il fatto che a Mestre «non si esce dal cantiere» dicono: «Nessuno può impedire ai lavoratori di scegliere se effettuare la pausa pranzo dentro o fuori dall’azienda, sempre rispettando le regole di buon comportamento. Eventualmente sarebbe interessante capire perché migliaia di lavoratori “preferiscano” non usufruire della mensa interna».


Dal Pd arrivano i rimandi. Il consigliere Lucia Giurissa parla di «un’altra occasione persa da Cisint per dimostrare di non essere un sindaco prono ai diktat della Lega». Attende i risultati dell’ordinanza sindacale. Definisce «politicamente inaccettabile l’aver fornito il sindaco la nazionalità delle persone multate: perché fomentare stereotipi negativi su una delle nostre minoranze?». Denota «grande debolezza argomentativa nell’attaccare sindacati e forze d’opposizione tacciandoli di pietismo o lassismo, quando sa bene che l’osservanza delle regole sono le basi del vivere responsabilmente una città. Nessuno ha mai fatto deroghe». Conclude: «I conflitti tra segmenti sociali diversi con necessità e priorità distinte non si risolvono con le multe. La responsabilità d’impresa e la dignità dei lavoratori non possono essere banalizzate così». Marina Turazza esprime «piena solidarietà agli operai multati» e «piena condivisione alla presa di posizione dei sindacati della Rsu e al loro richiamo al dialogo e al confronto. I lavoratori delle ditte rappresentano l’anello più debole della catena e certo vivono una situazione di precarietà». Conviene evidentemente sulla tutela della vivibilità e del decoro del rione, ma «bene fanno le Rsu a ritenere che la strada da percorrere è la formazione-informazione». È «perfettamente d’accordo sul coinvolgimento di Fincantieri in un confronto che rifugga da azioni repressive, tenendo invece conto delle ragioni dei lavoratori ad essere preventivamente e adeguatamente informati sui loro diritti, doveri e conseguenze circa l’inosservanza dei divieti, delle esigenze del rione al rispetto del decoro e della tutela degli interessi delle realtà commerciali esistenti».


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