«Niente multe da Acegas a chi non ha fornito i dati catastali della casa»

Interviene il sindaco Cosolini per disinnescare la “bomba”: «L’azienda invierà moduli più leggibili. Nessuna scadenza»

«I cittadini possono stare tranquilli, nessuno pagherà sanzioni per non aver comunicato i dati catastali dell’appartamento ad AcegasAps, nessuno le ha pagate finora, e non c’è alcuna scadenza entro cui fornire questi dati». Dopo l’allarme nato dalla scoperta che le bollette di acqua e luce contengono una notula che impone la comunicazione di queste informazioni senza fornire però ulteriori indicazioni, bensì minacciando multe, il sindaco Roberto Cosolini intermedia e informa. «Ho chiesto che nelle bollette la richiesta sia ben evidenziata, che i call center e gli sportelli informativi siano attrezzati per rispondere in modo adeguato, e che il compito degli utenti venga agevolato».

Perché poi succede questo: che la bolletta Acegas non contiene moduli da compilare, che non è specificato dove spedire i dati richiesti, e che soprattutto nessuno ha idea del vero motivo per cui chi ti fattura la luce vuole anche sapere categoria e metri quadrati della casa.

«I distributori - spiega Roberto Gasparetto, direttore generale di AcegasAps dal giorno della fusione con la bolognese Hera - sono stati obbligati a raccogliere queste informazioni da una legge finanziaria che risale ancora al 2005, e sono dei semplici intermediari, perché le informazioni catastali noi dobbiamo girarle all’Agenzia delle Entrate». Ecco spiegato il motivo: acqua, luce e gas entrano in ogni casa, e chi li fattura ha facilità a raggiungere tutti i cittadini, e dunque può “riscuotere” anche notizie che in realtà servono ad altri, per altri scopi. Tasse, Imu, Tarsu o Tares. Verifica sul campo di appartamenti abitati o al contrario vuoti. E così via.

Ma nessuno evidentemente si è fatto in quattro per esigere queste compilazioni, tanto è vero che a Trieste l’avvertenza è rimasta a caratteri di notula, e che anche il più coscienzioso dei cittadini non saprebbe come obbedire: dove scrivere i dati catastali, e dove spedirli? Il sito Internet dell’AcegasAps di Padova è molto più attrezzato,vi si trova un modulo da stampare, e una dettagliata lista di uffici ai quali recapitarlo. Ieri un cittadino perplesso diceva: «Dunque spedirò a Padova».

«No, non c’è nessuna fretta - risponde Gasparetto -, grazie alle sollecitazioni arrivate proprio dagli utenti potremo migliorare il servizio. Non solo allertando call center e sportelli informativi, ma “importando” dal sito di Hera, con cui ora siamo collegati, lo stesso sistema di informazioni chiare su come procedere. In più - prosegue il direttore di AcegasAps - ho già parlato con l’amministratore delegato di EstEnergy che distribuisce il gas, affinché la stessa informazione sia ben evidenziata anche in quella bolletta».

Di fatto i dati catastali sono stati fin qui raccolti quasi solo dagli utenti che hanno stipulato un contratto nuovo e per i quali AcegasAps ha predisposto un nuovo allacciamento. «Tutto il pregresso - confessa il direttore - lo raccogliamo con una certa difficoltà».

Rientra l’allarme, dunque. Non arriveranno multe, ma informazioni su come procedere, non occorre entrare in ansia per una ennesima pratica burocratica. Anche se l’ultimo commento del sindaco è il seguente: «In fondo credo che lo Stato avrebbe e anzi ha tutti i modi per procurarsi queste informazioni per le proprie vie, senza ricorrere alla bolletta...». Ma c’è una legge, e ci si adegua, anche se finora senza entusiasmo.

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