Niente medico di notte al Pronto soccorso dell’ospedale Maggiore

Uno dei dottori del turno 20-8 è malato e non si riesce a trovare un sostituto. Disagi tra oggi e domani e nella sera del 6 gennaio. Pazienti dirottati a Cattinara
Lasorte Trieste 03/01/19 - Ospedale Maggiore, Pronto Soccorso
Lasorte Trieste 03/01/19 - Ospedale Maggiore, Pronto Soccorso

TRIESTE “Chiuso per malattia”. Nella notte tra oggi e domani e in quella del 6 gennaio il Pronto soccorso del Maggiore non avrà il medico, ma solo un infermiere triagista e un operatore sanitario che in pratica saranno costretti a mandare i pazienti a Cattinara. Il motivo è legato al fatto che uno dei due dottori che coprono solitamente il turno dalle 20 alle 8 è in malattia e fino alla fine delle ferie non si riesce a trovare un sostituto. La stessa situazione si era verificata nella notte del 2 gennaio.

Contrariamente a quello che pensano in molti, e alle scritte all’ingresso di via Gatteri, quello del Maggiore non è considerato un Pronto soccorso, ma un centro di prime cure che giornalmente dà risposta in media a 50/60 persone. Il “declassamento” era avvenuto ancora ai tempi del direttore dell’Azienda ospedaliera di Trieste Antonio Zigrino, quando la sede era ancora in via della Pietà. Le linee guida dell’epoca avevano stabilito che i casi gravi dovessero andare sempre a Cattinara lasciando comunque un presidio in centro città per i codici bianchi e verdi.

Nella disposizione di servizio dell’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste si informa che sarà comunque presente «un infermiere triagista che inserirà nel sistema gli eventuali pazienti che si presentassero e li invierà a Cattinara». L’infermiere sarà coadiuvato da un Oss e in caso di «problematica potrà rivolgersi in consulenza al medico di guardia del Maggiore» nei reparti.

Si tratta della prima criticità per il neo nominato commissario dell’Asuits, Antonio Poggiana, che in ogni caso minimizza ricordando che «tutti i mezzi di soccorso sono indirizzati al trasporto dei pazienti al Pronto soccorso di Cattinara, com’è sempre stato. Per i pazienti che si recano al centro di prime cure dell’ospedale Maggiore in orario notturno e autonomamente è sempre presente in accettazione un infermiere, e sono sempre presenti un medico rianimatore e il medico di guardia che è un internista. È stato attivato da mercoledì anche un mezzo di soccorso aggiuntivo in modo tale da trasportare - se necessario - i pazienti a Cattinara. Questa soluzione è stata adottata per le giornate del 2, del 4 e del 6 gennaio per evitare criticità».

La dottoressa Tiziana Salviato, rappresentante di Anaao Assomed, parla di «una situazione che si è creata con il tempo e con l’impoverimento dell’organico che ha visto una riduzione del 20% dei medici del pronto soccorso negli ultimi anni. Speriamo che la nuova amministrazione sia in grado di sistemare anche questo, diciamo che confidiamo nel cambiamento». Il dottor Claudio Illicher, del Cimo, invece parla di «una coperta che non c’è più. Prima era corta, ora è finita. Questi sono i risultati delle gestioni Delli Quadri e Marcolongo. Questa sarà una delle prime rogne per Poggiana e la preoccupazione è che nella mail di presentazione ha detto di voler dare continuità all’opera di Marcolongo, in questa maniera però non andiamo lontani. Un’altra grana che scoppierà a breve è che l’ex direttore non aveva previsto risorse per le ricostituite Commissioni per l’accertamento dell’invalidità civile, cecità civile e sordomutismo: senza fondi non potranno andare a domicilio ed è un problema molto serio». –


 

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