Niente intesa sul bonus Covid: gli infermieri tornano in piazza a Trieste

Presidio indetto dalla Fials dopo il confronto non risolutivo a Palazzo. «Facile esaltare il ruolo dei sanitari durante l’emergenza e negare poi le attenzioni una volta passata la tempesta»  
Silvano Trieste 2020-06-15 Flash Mob, Infermieri di Trieste
Silvano Trieste 2020-06-15 Flash Mob, Infermieri di Trieste

TRIESTE. Chiedono di non essere dimenticati dopo la retorica di questi mesi sull’eroismo delle professioni sanitarie. E sottolineano che l’unico modo concreto per dimostrare gratitudine sia aumentare il “bonus Covid” in busta paga. I sindacalisti Fials hanno indetto per oggi un presidio sotto il palazzo del Consiglio regionale e ieri hanno incontrato il vicegovernatore Riccardo Riccardi, il presidente del Consiglio Piero Mauro Zanin e i capigruppo per illustrare le proprie ragioni, ma dall’esecutivo non arriva la disponibilità a innalzare i tetti economici della trattativa.

Trieste, la protesta degli infermieri davanti alla Regione


Per il segretario Fabio Pototschnig, «enfatizzare durante l’emergenza l’attività del personale era facile ma oggi abbiamo un confronto aperto e poniamo l’attenzione sul fatto che i decreti del governo permettono alla Regione di stanziare 10 milioni per le premialità: non chiediamo l’intera cifra, ma un impegno per dare un riconoscimento al personale e un’attenzione particolare a chi ha subito il contagio».

L'ospedale di Cattinara al tempo del coronavirus: gli eroi in corsia


Con due diversi decreti, il governo ha stanziato 9 milioni per le maggiori spese per le indennità del personale e la Regione nell’ultima omnibus ha messo a disposizione due milioni, che si aggiungono ai 31 milioni di Risorse aggiuntive per i dipendenti del Comparto unico e i medici. Le misure del governo Conte consentirebbero alla Regione di stanziare però fino a 10,3 milioni e dunque la Fials chiede un maggiore sforzo alla giunta Fedriga.



Per Riccardi i numeri resteranno però quelli attuali: «Stiamo facendo una trattativa faticosa per infermieri e dirigenza medica, con i tavoli del Comparto separati perché Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un confronto a parte. I contagiati saranno coperti per infortunio dall’Inail, mentre abbiamo accettato le cinque fasce di premialità proposte dai sindacati e chi ha lavorato di più si vedrebbe riconoscere 1.500 euro (per chi ha lavorato almeno 20 giorni in un reparto Covid, ndr). Utilizzeremo anche una parte delle Rar: i sindacati dicono che non andrebbero usate per il Covid, ma per noi una quota proporzionale va aggiunta alle risorse. Parliamo come noto in totale di 42 milioni di indennità aggiuntive al personale».

Coronavirus, angeli in corsia: ecco le voci di medici e personale sanitario a Trieste
Una foto di gruppo dell’équipe di Pneumologia - Intensiva respiratoria di Trieste dell’Azienda sanitaria

Da parte di Zanin è arrivata invece l’assicurazione che «il Consiglio si attiverà per quanto possibile con l'obiettivo di sollecitare l'avvio del tavolo nazionale per il rinnovo del contratto del comparto sanità». —

d.d.a..
 

Riproduzione riservata © Il Piccolo