Nieddu: «Intesa in pista per sostenere le imprese che vogliono sbarcare qui»

Il direttore della Banca dei Territori per Fvg e Veneto Est: «Potenzialità economiche del territorio da valorizzare»
Piercarlo Fiumanò

TRIESTE La riorganizzazione della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo ha visto la creazione della nuova direzione, guidata da Francesca Nieddu, che comprende Friuli Venezia Giulia e Veneto Est.

Nieddu, in che modo Intesa Sanpaolo intende sostenere il settore marittimo-portuale e logistico triestino?

Trieste è tornata alla ribalta della scena internazionale grazie al suo porto e un ruolo baricentrico tra Europa e Sud Mediterraneo. Intesa Sanpaolo, grazie anche alla sua rete capillare di banche nell’Est Europa, intende svolgere un ruolo importante per valorizzare le potenzialità dell’economia triestina e del suo porto per accompagnare le imprese. Faremo la nostra parte per sostenere un’importante piano di investimenti sul territorio triestino e del Friuli Venezia Giulia.

Con quali strumenti?

Abbiamo messo in campo ingenti risorse, a partire da quelle del recente programma Motore Italia. Dei 50 miliardi di plafond nazionale, 10 saranno convogliati in nuovo credito per le imprese trivenete con l’obiettivo di sostenerne la liquidità (anche con l’allungamento dei finanziamenti esistenti) e di accompagnarle nella transizione digitale e sostenibile, in linea con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnnr).

Trieste ha un ruolo baricentrico tra Europa e Sud Mediterraneo.

Trieste, grazie alle strategie vincenti messe in atto dall’Authority portuale, sta diventando un bacino di attrazione per il sistema industriale nordestino e per le nuove imprese che vogliono insediarsi grazie al regime di punto franco. Noi vogliamo anche accompagnare le imprese che operano nel resto del Paese a insediarsi in città. C’è un grande dinamismo che si sta traducendo in sviluppo grazie anche a un sistema logistico integrato in grado di alimentare nuove iniziative imprenditoriali. Intesa Sanpaolo vuole collocarsi al fianco di queste imprese aiutandole a realizzare i loro piani di investimento.

Con quali prospettive?

Siamo in grado, con una consulenza specifica, di supportare con strumenti finanziari la creazione di nuove filiere industriali garantendo il circolante necessario per stare al passo con gli investimenti. Intesa Sanpaolo vuole avere un ruolo importante nella ripresa soprattutto nell’economia circolare e nello sviluppo sostenibile, settori per i quali ha previsto un plafond creditizio di 6 miliardi di euro, con finanziamenti già erogati per 3,4 miliardi a livello nazionale.

Trieste sconta un certo isolamento nei collegamenti. Non è un handicap pesante?

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza fra gli altri investimenti per i collegamenti al Nord prevede la linea alta velocità fino a Trieste, che ritengo sia molto importante. Una rete ferroviaria interconnessa al resto del Paese giocherà un ruolo cruciale per il rilancio della città.

Quando arriverà la ripresa?

Gli ultimi dati dimostrano che l’industria manifatturiera si sta velocemente riprendendo e ci sono buone prospettive per i settori coinvolti nei processi di trasformazioni in chiave green e in digitalizzazione. La meccanica avrà un ruolo importante negli investimenti infrastrutturali e per la ripresa dell’economia Friuli Venezia Giulia.

Riproduzione riservata © Il Piccolo