Trieste piange Nevia Gregorovich, spirito libero che spaziava tra pittura e musica

Le sue opere figurano in pinacoteche, musei, centri culturali e collezioni pubbliche e private, italiani e stranieri

Ugo Salvini
Nevia Gregorovich
Nevia Gregorovich

 

Una personalità artistica capace di spaziare con disinvoltura dalla pittura alla musica, manifestando doti notevoli e una straordinaria volontà di apprendere e migliorarsi, sempre e comunque, in tutto ciò che faceva. Trieste ha perso in questi giorni, con la morte di Nevia Gregorovich, una delle figure più rappresentative del mondo culturale locale e non solo.

Nata a Parenzo d’Istria, come migliaia di suoi conterranei fu costretta, a causa delle vicende che caratterizzarono queste terre nell’immediato dopoguerra, a lasciare l’Istria per raggiungere la Lombardia, e più precisamente Monza, dove si iscrisse al collegio “Bianconi”. Conseguita la maturità liceale e contemporaneamente il diploma in pianoforte, al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, intraprese la professione di docente.

Ma proprio la sua poliedricità la spronò a impegnarsi in studi di varie discipline nel campo sperimentale. Negli anni Ottanta si esibì con frequenza nell’ambito di concerti che vedevano protagonista il duo pianistico “Berti Gregorovich”, sia in Italia sia all’estero. Nel 2000 iniziò a collaborare con il compositore Luigi Donorà, quale coautrice, in esecuzioni concertistiche di musica d’avanguardia, spesso collegate a mostre multimediali. Si ricordano, organizzate da lei, quelle a Barcellona, all’Istituto di cultura italiana, a Trieste, al palazzo Costanzi, a Milano, col poeta Donato Di Poce, a Dignano e Pola, in Istria. Nell’anno 1989 inaugurò la sua prima mostra di pittura a Milano.

Da allora non si fermò più. I primi lavori riguardavano l’uso insolito della lastra d’alluminio, come supporto al posto della tela, e i colori trasparenti sintetici per creare colore e luce con interventi di chine. Poi passò alle grandi tele, con l’ampia pennellata del materico e dei colori a olio, che la liberavano verso una ricerca stilistica più consapevole. Opere di Nevia Gregorovich figurano in pinacoteche, musei, centri culturali e collezioni pubbliche e private, italiani e stranieri. Importanti anche le pubblicazioni sulla ritrattistica, la grafica, la fotografia.

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