Neurologia, i numeri record di Gorizia

Minor tasso per mortalità a un mese dall’ictus. Il primario Lazzarino è in pensione: «Avremo la trombolisi ma restiamo penalizzati»
Bumbaca Gorizia 08.03.2008 Convegno medico Entourage - Foto di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 08.03.2008 Convegno medico Entourage - Foto di Pierluigi Bumbaca

Il più basso tasso del Fvg per mortalità a un mese dell’ictus; un reparto all’avanguardia; personale preparato e motivato. Eppure la Regione non sembra tenere nella giusta considerazione la Neurologia dell’ospedale di Gorizia. E adesso, con l’andata in pensione del primario Lucio Giuseppe De Lorenzo Lazzarino, le nubi si addensano sul futuro del reparto.

Dottor Lazzarino, la sua decisione è una protesta contro la mancata dotazione della trombolisi, più volte priomessa dalla Regione?

No, i tempi erano maturi dopo una vita passata in ospedale, di cui venti anni da primario della Neurologia. Continuerò a fare il neurologo come attività libero professionista e a insegnare neurologia all'Università di Udine.

Venti anni da primario neurologo; quali le soddisfazioni maggiori?

Molte cose sono state fatte, alcune vero fiore all'occhiello. La Neurologia di Gorizia, ad esempio, è stato il primo reparto in regione, circa venti anni fa, a trattare i pazienti affetti da sclerosi multipla con gli interferoni, riuscendo ad ottenere da una casa farmaceutica il farmaco, allora non ancora registrato in Italia, "per uso compassionevole". Da anni, gli interferoni rappresentano la terapia di base per la sclerosi multipla. La nostra Neurologia è stata la prima in regione ad utilizzare la tossina botulinica per trattare determinate patologie neurologiche. Anche sul versante diagnostico siamo stati tra i primi in Fvg a mettere a punto la metodica diagnostica dei potenziali evocati e ad eseguire le biopsie di nervo.

Nonostante la mancanza della trombolisi i numeri sembrano darle ragione.

La Neurologia di Gorizia, malgrado a tutt'oggi non esegua questa terapia e non abbia una stroke unit, che come è noto riducono la mortalità nello stroke-ictus, ha il tasso di mortalità per ictus tra i più bassi in Italia e comunque il più basso in regione. Dai dati di confronto regionali relativi all'anno 2012, la mortalità a 30 giorni dal ricovero dei pazienti con ictus acuto presso la Neurologia di Gorizia è dello 8,38%, a fronte del dato nazionale del 12,06 %. Per le altre Neurologie del Fvg i dati non sono altrettanto favorevoli.

Come spiega questo dato così favorevole per la Neurologia di Gorizia?

Evidentemente la professionalità dei neurologi e del personale infermieristico e la estrema attenzione riservata ai pazienti con ictus della Neurologia di Gorizia ha saputo dare questi risultati. La nostra organizzazione e l’allestimento di una stanza ricoveri con quattro posti letto monitorizzati per le funzioni vitali hanno contribuito ai buoni risultati ottenuti. La disponibilità di questa attrezzatura fu ottenuta grazie all'interessamento del direttore Baccarin attingendo da fondi Interreg. Malgrado la disponibilità di queste attrezzature a causa dell'insufficiente numero di neurologi e di infermieri dedicati, non è stato possibile qualificare questa nostra come una vera stroke unit, a differenza di quanto accade invece per Trieste, Udine e Pordenone.

L'ictus è patologia rara, quanti pazienti presentano questa malattia nel nostro territorio?

Malgrado il sempre maggior controllo dei fattori di rischio per l'ictus il numero di soggetti colpiti risulta sempre rilevante. A Gorizia in Neurologia nel 2013 ci sono stati 247 ricoveri per ictus, a Trieste nello stesso periodo 550.

Veniamo al dunque: a che punto siamo con la trombolisi?

Finalmente il piano sanitario regionale prevede che l'ospedale di Gorizia possa eseguire la trombolisi. Siamo in attesa sottoscrivere accordi organizzativi con la stroke unit di Trieste e di Udine. Per la sanità isontina il percorso è comunque e sempre travagliato.

In che senso?

La trombolisi nello stroke ischemico quanto prima vien fatta, tanto più risulta efficace e priva di effetti collaterali. Nonostante le mie ripetute richieste alla Regione e alla Ass 2, solo di recente è stata concessa ai cittadini isontini questa possibilità. Ciò è accaduto dopo una mia pubblica contestazione all’assessore Telesca sul fatto che ai cittadini isontini non venivano garantite pari opportunità in termini di diritto alla salute.

Di concreto pero?

Il piano regionale prevede che, non appena completato qui all’ospedale di Gorizia il trattamento trombolitico, il paziente debba esser immediatamente centralizzato alla stroke unit di Trieste dal momento che questa struttura, secondo la Regione, garantisce rispetto alla nostra Neurologia, maggiore protezione in termini di mortalità e disabilità. Questa la programmazione regionale, nonostante che il tasso di mortalità della Neurologia di Gorizia, pur in assenza di stroke unit, sia più basso di quello di Trieste.

Sfugge la razionalità di tali decisioni.

Sfugge anche a me. Indipendentemente dai risultati della terapia trombolitica sul paziente non vi è infatti alcun senso di centralizzare i pazienti a Trieste. E si aprono diversi interrogativi.

Quali ad esempio?

Qual è il senso di trasferire a Trieste un paziente "guarito ad ictus regredito" grazie alla trombolisi? Qual è il senso di mettere su un'ambulanza un paziente "grave" malgrado la trombolisi? Qual è il senso di mettere su un'ambulanza un paziente nell'immediato post trombolisi quando maggiore è il rischio di complicanze cerebrali emorragiche? Se poi un paziente, sottoposto a trombolisi a Gorizia e centralizzato a Trieste, dovesse presentare la necessità di esser sottoposto ad intervento neuroradiologico, lo stesso dovrebbe esser portato da Trieste in Neuroradiologia ad Udine. Gorizia-Trieste-Udine: tutto di fila, anche nell'arco di poche ore.

Detta così la situazione appare piuttosto preoccupante per i potenziali pazienti. Non è che esagera un po?

No, è un’organizzazione questa che non tiene nella giusta considerazione né la salute fisica né quella psicologica dei pazienti isontini. Il buon senso vorrebbe invece che i pazienti trattati con trombolisi a Gorizia rimanessero a Gorizia e fossero inviati a Udine solo quei pochi per i quali dovessero insorgere complicanze tali da richiedere l'intervento del neuroradiologo o del neurochirurgo. Che la Neurologia di Gorizia debba avere una sua stroke unit come le altre tre province del Fvg e di quelle del Veneto appare doveroso e rispettoso verso i cittadini, soprattutto ora con la nuova organizzazione territoriale Isontino-Bassa friulana dove l'ospedale di Gorizia è l'unico ad avere un reparto di Neurologia. (ro.co.)

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