Nessun incarico locale dalle stanze di Sgarbi

Una mostra per conto terzi. Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi (con l’aggiunta delle stanzine triestine), che aprirà al pubblico il 27 aprile al Salone degli incanti, si annuncia come un’esposizione di beneficenza. Il Comune di Trieste sborsa 164mila euro, offre un contributo della Fondazione CRTrieste (circa 50mila euro), mette a disposizione per quasi quattro mesi (fino al 20 agosto) l’ex Pescheria (Salone degli incanti) e il Museo Sartorio, ma non incasserà un euro (a meno di superare i 22mila di visitatori in 110 giorni). Ma neppure qualcun altro in città incasserà un euro. Non ci sono affidamenti o incarichi a chilometro zero per la messa in mostra della collezione privata di Vittorio Sgarbi a Trieste. Non è neppure un’esclusiva. La mostra arriva dopo essere stata a Osimo e Cortina. L’amministrazione comunale coorganizza con l’associazione ViviPavia (che incasserà tutti i biglietti fino a 180mila euro), cede a Radicinnoviamoci di Laurenzana (Potenza) la curatela scientifica per 35mila euro, offre a il servizio stampa del materiale promozionale a Maggioli Musei di Santarcangelo di Romagna (Ravenna) per 14.985 euro e affida la gestione del sito web e della pagina Facebook alla PubliOne di Forlì per 6.100 euro.
Una quadratura tra Lombardia, Basilicata, Umbria ed Emilia Romagna. Per non danneggiare lo sbigliettamento a favore di ViviPavia sarà persino esclusa “la gratuità a tutti la prima domenica del mese”. Il tutto per valorizzare una collezione privata (Sgarbi-Cavallini). La mostra, in ritardo di almeno un mese sull’inaugurazione prevista, è alle prese con una corsa contro il tempo per l’allestimento affidato alla Guido Baldi allestimenti di Foligno (Perugia). Un allestimento da arte fiera (o mostra d’antiquariato) con stand in cartongesso dipinti di rosso allestiti all’interno dell’ex Pescheria. Rispetto alla delibera iniziale non c’è traccia del carattere “diffuso” della rassegna che avrebbe dovuto avere due “mostre satellite” al Museo Sartorio e al Museo Morpurgo. Quest’ultimo è rimasto chiuso fuori dalle stanze di Sgarbi. Al Sartorio, invece, ci sarà una mostra modello "Selezione dal Reader's Digest". «Esporremo i migliori dipinti del Sartorio, scelti personalmente dal professore», ha fatto sapere l’assessore alla Cultura Giorgio Rossi durante un sopralluogo avvenuto il 15 dicembre alla presenza della curatrice Lorenza Resciniti. «Capolavori del Museo Sartorio scelti da Vittorio Sgarbi e restauri de Gli Orti di Venezia» è il titolo della mostra che sarà inaugurata mercoledì alle 19 due ore dopo le stanze segrete al Salone degli incanti. La “selezione del professore” si è svolta in mezza giornata. In un video si vede Sgarbi con Rossi al Sartorio mentre spostano un dipinto. «Qui serve un gancio con i controfiocchi» è il contributo alla mostra del perito edile Rossi.
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