Neonata abbandonata, la sedicenne indagata per omicidio: "Non sapevo d'essere incinta"

La bimba, venuta alla luce da poche ore, trovata per caso da tre donne in un’area verde di via Costalunga. Trasportata al Burlo, non ce l’ha fatta. Identificata la giovanissima madre, ha già cambiato più volte versione. Ora la ragazza è ricoverata per accertamenti. Si cercano eventuali altri responsabili
Lasorte Trieste 07/05/17 - Via Costalunga, Luogo Ritrovamento Neonata abbandonata
Lasorte Trieste 07/05/17 - Via Costalunga, Luogo Ritrovamento Neonata abbandonata


 

TRIESTE. Una ragazza di 16 anni è indagata per il reato di omicidio, per la morte della neonata trovata domenica in un giardino condominiale di via Costalunga e morta in serata all'ospedale Burlo Garofolo di Trieste. La notizia è stata confermata dalla questura di Trieste.

La studentessa ha raccontato che non sapeva di essere incita. Lo ha detto lei stessa ai sanitari dell'ospedale Burlo Garofalo, dove è ricoverata. La ragazza ha riferito di aver partorito in maniera inconsapevole, da sola, nel bagno di casa nel corso della notte. Ha sostenuto di essersi spaventata per quello che era successo e di aver creduto che il neonato fosse morto. Ha così ritenuto di potersi «liberare» del corpo lasciandolo all'aperto, nella zona di verde vicino casa. Ma questa ricostruzione - e soprattutto i dettagli - vengono continuamente cambiati dalla ragazzina: la polizia cerca di ricostruire l'accaduto e spesso non trova riscontri a quanto affermato.

Anche i familiari - stando a quanto emerso finora dalle indagini - erano all'oscuro della gravidanza e non avrebbero sentito né grida, né vagiti o lamenti che avrebbero potuto far nascere sospetti su quanto stava accadendo. Solo alla vista delle forze dell'ordine aggirarsi intorno casa e dopo aver appreso del ritrovamento della neonata e aver scoperto alcune tracce di sangue nel bagno, gli stessi i familiari hanno cominciato a mettere alle strette la ragazza che, alla fine, ha raccontato quello che era accaduto. A quel punto, la ragazza è stata portata al Pronto soccorso ed è emersa la terribile verità. 

La ragazzina abita con la famiglia nello stesso stabile in cui è stato rinvenuto il corpicino abbandonato tra immondizie, immondizie, mattoni e tegole. Adagiata su una pietra lunga quanto il suo corpicino di neonata.

Lasorte Trieste 08/05/17 - Via Costalunga 49
Lasorte Trieste 08/05/17 - Via Costalunga 49

"Voleva liberarsi della sua creatura. Dice di non averla gettata né portata a braccia sul piccolo cumulo di calcinacci dove è stata ritrovata. «L’ho calata dal primo piano con una corda», aveva detto inizialmente, in lacrime. Ma né in casa né da altre parti è stata trovata una cima che possa essere servita all'operazione, tanto che subito dopo la ragazzina ha ritrattato.

"La ragazza sta facendo un corso per diventare cuoca, vive con la madre, che invece cuoca lo è di professione. Mentre il compagno della donna lavora per una compagnia assicurativa triestina. Tutti italiani. Denunciata a piede libero, la sedicenne è stata ricoverata e visitata da uno psichiatra.

«Non mi ero accorta di nulla — ha detto la madre della ragazza — Ho pensato fosse un problema legato al ciclo». Verrà disposta un’autopsia sulla neonata per verificare la compatibilità delle dichiarazioni con i risultati delle indagini. «Sul corpicino c’erano delle ecchimosi, andranno verificate», ha rivelato un investigatore.

L'autopsia sul corpo della bambina si terrà mercoledì 10 maggio, secondo quanto ha riferito il procuratore della Repubblica per il Tribunale dei Minori di Trieste, Leonardo Tamborini. Della giovane mamma indagata per il fatto, il magistrato ha precisato che "come già fatto con un caso analogo verificatosi a Monfalcone un anno fa, ci sarà l' incidente probatorio e verrà chiesta una perizia psichiatrica. Trattandosi di una minorenne, possiamo dire soltanto che non vive nelle case popolari, ma anzi ha una situazione famigliare non disagiata".

Lasorte Trieste 07/05/17 - Via Costalunga, Luogo Ritrovamento Neonata abbandonata
Lasorte Trieste 07/05/17 - Via Costalunga, Luogo Ritrovamento Neonata abbandonata

Il commento del Procuratore Capo. Ora la sedicenne, ricoverata al Burlo per accertamenti, è a disposizione della procura dei Minori in attesa di accertamenti sul corpicino della neonata. «Si sta lavorando su due binari - ha detto il procuratore capo - nel senso che bisogna vedere se ci sono complicità e istigazioni o responsabilità di maggiori. La notizia di reato ci deve ancora arrivare per conoscenza per quanto riguarda degli attenti accertamenti che ha fatto la squadra mobile di Trieste che si è dedicata alla vicenda».

«Adesso - ha spiega ancora il procuratore - bisogna capire perchè la ragazzina ha fatto una cosa del genere e anche perchè una famiglia tutto sommato abbastanza acculturata, non abbandonata a se stessa, abbia potuto fare da scenario ad un gesto così disperato di questa ragazzina. Lei - spiega - è una giovane che lavora e che fa la scuola per cuoca e anche la madre è cuoca. Ripeto sono perplesso di come una cosa del genere sia potuta accadere di questi tempi in una famiglia triestina. Forse poteva succedere in una Sicilia degli anni ’40. Veramente sono perplesso e mi addolora anche il fatto che sia potuto avvenire in una città civile come questa». 

L'arcivescovo: la mamma si penta. «Ci chiediamo come si possa sopprimere una vita dopo averla portata nel grembo. Vorremmo che questa giovane mamma si rendesse conto della gravità del gesto e chiedesse perdono alla sua piccola creatura alla quale ha rubato la vita». Lo afferma in una nota l'arcivescovo di Trieste, Mons. Giampaolo Crepaldi, commentando la vicenda della neonata morta dopo essere stata abbandonata in un parco. «Di fronte al fatto dell'abbandono della piccola - sottolinea Crepaldi - appena partorita da una minorenne, ci sentiamo tutti colpiti e sgomenti. A nulla sono valse le attenzioni delle persone sensibili che hanno soccorso la piccola e le premure dei medici del Burlo Garofolo». 

La dinamica. Soccorsa dal 118, la neonata è stata poi trasportata in massima urgenza al Burlo Garofolo, dove i medici hanno tentato l’impossibile per salvarla. Purtroppo, però, la bimba è morta in serata, alle 19.58: già al momento del ricovero le sue condizioni erano apparse disperate.

Sul luogo del ritrovamento era stata lasciata nuda, al freddo, con le mosche che le giravano attorno. In mezzo alle erbacce.

La piccola aveva ancora il cordone ombelicale unito al corpo che, assieme alla placenta, era stato messo in un sacchetto di nylon depositato lì vicino. Il posto è uno spazio che si trova in prossimità dello stabile di via Costalunga 49, nemmeno visibile dalla strada.

Chi abita nella zona, ci va solitamente a passeggiare con i cani. La piccola, che aveva il capo insanguinato per una ferita alla cute, è spirata qualche ora dopo al Burlo. 

A trovare il corpicino della bimba - nata, secondo i medici, da quattro o cinque ore al massimo -, che respirava flebilmente ed era in ipotermia, sono state tre donne che ieri attorno alle 14 erano andate a passeggiare con il cane. Si chiamano Sara Marsich, Clarice Lokatos e la vicina di casa Ariella Furlan. All’improvviso il cane di Sara è corso verso un cumulo di detriti a pochi metri dalla parete di una casetta la cui entrata è in via Caldara 28.

Il Burlo Garofolo
Il Burlo Garofolo

Sara e la madre Clarice lo hanno seguito e hanno così visto quel corpo immobile. Una delle due si è avvicinata accorgendosi che si trattava di una neonata. Che respirava. Poi Ariella Furlan le ha raggiunte e ha coperto la bimba con una felpa che le era stata data da una delle altre due. Intanto hanno chiamato il 118. L’ambulanza è arrivata lì dopo pochi minuti. Si è fermata sul piccolo piazzale davanti all’ingresso dello stabile. Il medico - giunto contemporaneamente - è corso nel campetto verso le tre donne che gli hanno consegnato quel fagottino.

Lo ha preso tra le mani e poi è salito a bordo dell’ambulanza che si è diretta a tutta velocità e a sirene spiegate verso il Burlo Garofolo. Dove la piccola è giunta in condizioni disperate per le conseguenze di una marcata ipotermia. Le conseguenze di essere stata abbandonata al freddo per almeno quattro ore. Alle 19.58 il decesso.

Le indagini sono coordinate dal pm Cristina Bacer, il magistrato di turno. Domenica 7 maggio, sul posto sono arrivati gli agenti della Volante e della Mobile. Poi gli esperti della Scientifica hanno passato tutta la zona al setaccio. Cercando un indizio, qualcosa insomma che potesse in qualche modo raccontare esattamente quello che era accaduto. Gli agenti hanno bussato a tutte le porte dello stabile di via Costalunga 49. Fino a risalire all'identità della giovane madre. 

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