Nell’ex “stabilimento canicida” di Gorizia spazio al nuovo rifugio per gatti
GORIZIA Un impegno di spesa di 380 mila euro. Vanno avanti, nonostante la pesante emergenza sanitaria legata al Covid-19, le procedure per ristrutturare il gattile di via degli Scogli 38. Un’opera molto attesa che consiste sia nella ristrutturazione dei fabbricati attualmente in disuso sia nella sistemazione della corte di pertinenza.
«I locali oggetto dell’intervento - si legge nella scheda progettuale del Piano triennale - facevano parte degli spazi a servizio dello “Stabilimento del canicida”: si sviluppano su un unico piano fuori terra, con sottotetto accessibile, in parte praticabile ma non abitabile e sono realizzato in muratura portante in laterizio con copertura di travi portanti in legno. Dai rilievi è emersa una condizione di degrado generalizzata, dovuta al disuso e alla mancanza di manutenzione».
L’obiettivo è il rispetto dei caratteri tipologici originari pur mantenendosi nell’ottica di un intervento di ristrutturazione. «Il progetto preliminare - spiega l’assessore al Benessere degli animali, Chiara Gatta - è in fase di approvazione. Indubbiamente, questo momento difficile per tutti sta comportando tutta una serie di ostacoli ma siamo determinati ad andare a realizzare il nuovo gattile».
La ristrutturazione dei fabbricati, con la demolizione delle parti costruite successivamente al completamento dell’edificio (le cosiddette “superfetazioni” non rispondenti alle caratteristiche originarie dell’insediamento) prevede anche la ridistribuzione dei locali interni, la sistemazione esterna delle facciate, l’adeguamento impiantistico alle normative vigenti degli impianti esistenti (idrico, elettrico e telefonico) e la realizzazione ex novo dell’impiantistica mancante (fognatura e gas metano). Per quanto riguarda l’area della corte di pertinenza si è ipotizzata la suddivisione in due aree, una verde e una destinata a parcheggio, in prossimità dell’accesso carraio. La ristrutturazione comprende ovviamente, anche tutti gli interventi necessari ad ottenere gli standard igienico sanitari relativi agli edifici che ospitano questo tipo di attività.
Un breve inquadramento relativo alla gestione. In soccorso arriva, sempre, il Piano triennale delle opere pubbliche. L’amministrazione comunale ha concesso in uso all’Aipa (Associazione isontina protezione animali) il lotto adiacente a quello oggetto del prossimo intervento, dove attualmente è ubicata la struttura adibita a “Rifugio gatti”. Tale servizio è attrezzato per ospitare un numero di gatti «che, tuttavia, non è in linea - spiega il Comune - con i numeri di movimentazione effettivamente registrati negli anni passati e, pertanto, gli spazi attualmente disponibili risultano insufficienti». La possibilità di ampliare gli spazi a disposizione del gattile costituirebbe anche l’occasione per riqualificare dei fabbricati di proprietà comunale in disuso e degradati in un’ottica di riqualificazione e risanamento complessivo dei fabbricati presenti nell’area. Due piccioni con una fava, viene da dire.
L’attuale gattile, attualmente, offre ricovero a decine di felini, fungendo, da anni, come vero e proprio pronto soccorso veterinario, attivandosi anche per campagne di vaccinazione e controllo delle cucciolate. —
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