Nelle scuole di Ronchi due casi di bullismo

Nel mirino un bimbo delle elementari e un ragazzo delle medie. Il sindaco: «Una vittima non vuole più tornare in classe»
Un’immagine simbolo del bullismo a scuola
Un’immagine simbolo del bullismo a scuola

RONCHI DEI LEGIONARI. È allarme bullismo a Ronchi dei Legionari. Sono due i casi, segnalati all’amministrazione comunale, che si sarebbero consumati ai danni di un bambino di una scuola elementare cittadina e di un ragazzo iscritto a una classe prima della scuola media. Entrambi gli episodi di bullismo, che rimangono coperti vista la minore età delle vittime, sono stati riportati al sindaco Roberto Fontanot che investirà del problema il comando dei carabinieri, quello della polizia locale e ovviamente la dirigente scolastica.

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Il primo cittadino è convinto che i due casi non vadano sottovalutati. «Si sono presentati nel mio ufficio i genitori sconvolti», racconta Fontanot sollevando il caso di bullismo. «Mi hanno informato del fatto che i propri figli sono vittime di angherie di diverso tipo da parte di alunni più grandi. Uno di loro è stato coperto di sputi e di insulti. Ma ciò che mi ha fatto rabbrividire – sono ancora le parole del sindaco – è che proprio una delle vittime abbia manifestato la volontà di non andare più a scuola. E questo è un fatto gravissimo».

Fontanot ora dovrà investire del problema le autorità competenti e verificare, assieme alle forze dell’ordine e alle autorità scolastiche, ciò che è realmente accaduto nelle due scuole.

«Molto spesso finiamo con il sottovalutare questi fenomeni. Li riteniamo delle ragazzate - dice il sindaco - e ci laviamo la coscienza davanti alla giovane età. Ma non è così. Dobbiamo monitorare bene la situazione e trovare dei correttivi». Che il malessere giovanile sia di casa anche a Ronchi dei Legionari è dimostrato dagli atti vandalici che, anche nel recente passato, sono stati perpetrati ai danni degli edifici scolastici e di altre strutture pubbliche, proprio da vere e proprie bande di minorenni. E già in quella occasioni lo stesso sindaco aveva invitato le famiglie a vigilare e a non sottovalutare nulla.

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Un'immagine simbolo di cyberbullismo

«Molti danni, anche ai giardini pubblici – continua il primo cittadino – sono stati messi a segno da giovanissimi senza controllo e ciò ci deve far riflettere. Non dobbiamo permettere che la noia e il menefreghismo finiscano con il prevalere su quelli che sono i principi e il modo di vivere sano delle nostre comunità».

Dunque il bullismo deve essere tenuto sotto controllo e va fatto emergere. Ed è ciò che la collaborazione tra le diverse realtà cittadine dovrà cercare di fare nel prossimo futuro. Partendo dalle situazioni denunciate nelle due scuole elementari e medie. Sui due episodi segnalati sarà fatta piena luce nei prossimi giorni. Ma c’è chi chiede un costante controllo delle scuole, anche con agenti in borghese, in modo da stroncare comportamenti pericolosi e una possibile escalation del bullismo.

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