Nelle Marche il nuovo asilo targato Fvg
TRIESTE. Un piccolo miracolo targato Friuli Venezia Giulia, una corsa contro il tempo giunta al traguardo. Sarà inaugurata venerdì la nuova scuola materna di Sarnano, piccolo comune della provincia di Macerata, nel cuore dei Monti Sibillini. L’edificio, distrutto dal terremoto che lo scorso anno ha devastato il Centro Italia, potrà accogliere nuovamente più di 80 bambine e bambini residenti in un territorio che sta provando a tornare alla normalità. Al taglio del nastro, non a caso previsto nel 41.o anniversario della seconda scossa che nel 1976 fece ripiombare nel panico il Friuli, saranno presenti la presidente della Regione Debora Serracchiani, l'assessore Paolo Panontin, i vertici della Protezione civile e di rappresentanti di enti, aziende e associazioni che hanno reso possibile l’opera; è atteso anche il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.
La ricostruzione, che è durata meno di 120 giorni ed è costata un milione e mezzo di euro, è stato resa possibile grazie al concorso di tanti soggetti, pubblici e privati, e alle donazioni di moltissimi cittadini: è frutto infatti delle donazioni raccolte con la campagna di solidarietà avviata da Regione Fvg e Protezione civile dopo il sisma con la causale “Il Friuli ringrazia e non dimentica”. Un terzo della spesa è stato coperto appunto dalla raccolta fondi condotta dalla Protezione civile regionale, un terzo è stato donato dalla Regione Fvg, il resto è stato coperto grazie al Conto Termico 2.0, contributo versato direttamente dal Gse, l’ente Gestore dei servizi energetici.
Non solo contributi economici, ma anche manodopera altamente specializzata. L’intervento, partito con la demolizione di ciò che restava del vecchio edificio, è stato infatti portato a termine da un’associazione temporanea di impresa che ha visto impegnate due imprese regionali: la triestina Riccesi, con il ruolo di capofila del progetto, e la pordenonese Balsamini. La sinergia si è poi allargata alla Pontarolo Engineering di San Vito al Tagliamento, che ha fornito la tecnologia necessaria per realizzare pareti di cemento armato all’avanguardia. Della progettazione si è occupata interamente la Protezione civile regionale, mentre l’arredo degli interni è stato possibile grazie al sostegno del Credito cooperativo del Fvg.
«Abbiamo preso parte alla gara d’appalto consapevoli di trovarci dinanzi a una sfida molto impegnativa», spiega Donato Riccesi, presidente del cda e amministratore unico della holding di famiglia. La prima pietra della scuola materna è stata posata l’8 maggio scorso, con l’obiettivo di concludere la ricostruzione entro l’inizio del nuovo anno scolastico. «Abbiamo costruito un edificio col massimo livello di protezione antisismica ed efficienza energetica – sottolinea Riccesi -, tanto che, nel malaugurato caso si verificassero altre scosse, l’intera scuola diverrebbe il centro operativo della Protezione civile e un luogo dove poter accogliere gli sfollati». Il complesso, disposto su due livelli, si sviluppa su una superficie totale di circa 1.300 metri quadrati. L’edificio è del tutto autosufficiente dal punto di vista energetico, grazie a pannelli fotovoltaici e a un impianto geotermico a 12 sonde. Vi hanno trovato posto quattro aule per la didattica, sala insegnanti, cucina, mensa e spazi comuni per l’attività ludica. «La nostra azienda è stata impegnata nel post terremoto già dopo il sisma del ’76 – conclude Riccesi -. Nel 2009 abbiamo costruito il villaggio Friuli a Fossa, sei mesi dopo il terremoto dell’Aquila; e abbiamo aperto una sede distaccata a Mirandola, nel Modenese, per la ricostruzione delle abitazioni civili colpite dal sisma del 2012».
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