Nelle farmacie di Gorizia in arrivo il Cup per prenotare le visite mediche

Firmato il documento con l’Azienda sanitaria sulle funzioni di sportello sotto casa Marzini di Federfarma: «Una strada segnata, ora mancano solo i tempi tecnici»  
Bumbaca Gorizia 29.08.2019 Azienda sanitaria, accordo con farmacie © Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 29.08.2019 Azienda sanitaria, accordo con farmacie © Fotografia di Pierluigi Bumbaca

GORIZIA Se ne parla da quasi 20 anni. Ma, per un motivo o per un altro, mai si era riusciti a condurre in porto un’iniziativa molto richiesta dai cittadini, soprattutto da quelli che risiedono nei paesi. Ma ora si è voltata pagina. E nelle farmacie isontine sarà possibile prenotare gli esami e le visite specialistiche.

Ieri, nella sede dell’Aas, si è proceduto alla firma dell’accordo che fornirà una possibilità in più all’utenza: possibilità che a Trieste viene offerta ormai da parecchi anni ai cittadini. All’Albo pretorio dell’Azienda sanitaria Bassa Friulana-Isontina c’è infatti la delibera che, di fatto, mette in moto quest’iniziativa molto attesa. È stato infatti approvato l’accordo tra l’Aas n. 2 e Federfarma Gorizia, Federfarma Udine e Assofarm «per l’attivazione delle funzioni di sportello Cup presso le farmacie convenzionate pubbliche e private», così recita testualmente il documento che ha ricevuto il plauso dell’assessore regionale Riccardo Riccardi.

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Ad entrare nei dettagli è il presidente di Federmarma Gorizia, Pierpaolo Marzini che per anni ha inseguito questa possibilità senza però mai trovare (prima d’ora) l’intesa risolutiva con l’Azienda sanitaria. «Ora, ci vogliono soltanto i tempi tecnici ma la strada è segnata. Verranno effettuati dei corsi a Udine destinati ai colleghi farmacisti che, così, acquisiranno le competenze necessarie per gestire il Cup. Tutto ciò avverrà su base volontaria ma se si vuole puntare a un ruolo integrato della farmacia è quantomeno consigliabile non lasciarsi sfuggire questa occasione. Finalmente, parifichiamo la nostra situazione al resto della regione».

Perché è importante un Cup in farmacia? «Perché assistiamo a un aumento dell’età media della popolazione. Parallelamente sono in crescita le patologie. Aumentano anche le esigenze dei pazienti. In più, i nuovi canoni occidentali sono quelli di cercare di curare a casa i pazienti, procedendo con una deospedalizzazione. Dare la possibilità ai cittadini di effettuare le prenotazioni nelle farmacie è importante. E lo sarà soprattutto nei paesi, che sono più lontani agli ospedali».

Si punta, insomma, a far diventare la farmacia «il primo presidio sul territorio». «Entro l’anno scatterà questa novità. Purtroppo, eravamo l’unica Aas a non aver ancora recepito questa possibilità ma con il dottor Poggiana abbiamo trovato una veloce intesa». In questa maniera, si potranno intercettare meglio i bisogni delle persone. «Si scoprono, con il rapporto diretto con il farmacista, aspetti della salute dei cittadini. Si può intercettare, ad esempio, il diabete. Diventare Cup è un arricchimento per il territorio e per l’utenza».

Soddisfatto il commissario (e già direttore generale) dell’Aas Antonio Poggiana. Che sottolinea come all’utenza verrà data la possibilità di pagare direttamente in farmacia le prestazioni prenotate. «Con Marzini ci siamo ritrovati subito d’accordo. Me ne ha parlato e, subito, abbiamo stabilito l’accordo. Credo che dia una risposta importante». –




 

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