Nella nuova “casa” dei carri di Carnevale fra crepe e timori

Il pesante portone di ferro, collocato all’ingresso, abbattuto dalla bora e adesso adagiato sull’asfalto del Porto vecchio, in attesa di una capace gru che lo possa risollevare. Il tetto in parte scoperchiato. Bagni e docce da disinfettare, pulire a fondo e risistemare. Si è presentato così agli occhi dei primi esponenti dei rioni della città in visita il Magazzino 16, nuova sede per coloro che allestiscono i carri del Carnevale, i grandi assenti dell’ultima edizione della sfilata.
Dopo un lungo peregrinare, dal magazzino di via Valmaura alla Fiera di Montebello, ai magazzini della stazione ferroviaria di Prosecco, fino al piazzale esterno del museo De Henriquez in via Cumano, questa del Magazzino 16 è la soluzione che il Comune ha individuato per coloro che amano la sfilata in maschera e per il Comitato del Palio, soggetto che accentra l’organizzazione della manifestazione. Un vecchio magazzino in disuso da chissà quanto tempo, dimenticato e che presenta crepe e difetti di ogni genere. «Il problema principale – spiega Fulvio Koren, vecchio capitano del rione di Valmaura, tornato quest’anno al successo nella sfilata del Carnevale, dopo un’assenza dall’albo d’oro della manifestazione prolungatasi per vent’anni – è però un altro. Non abbiamo alcuna certezza che questo magazzino possa essere a nostra disposizione anche nei prossimi anni. Finora – precisa – ci è stato garantito l’utilizzo di questo capannone soltanto fino alla prossima edizione, quella del 2019. C’è il rischio che poi si debba nuovamente sbaraccare e cercare per l’ennesima volta una collocazione per tutti quei volontari che, ogni anno, dedicano tempo, energie e spesso anche quattrini, per la realizzazione dei carri allegorici».
Koren si lascia sfuggire un «meglio questo che niente», ma è evidente che l’aspetto del Magazzino 16 non è dei migliori. «Non ci spaventano i lavori da fare per rimetterlo in sesto – riprende – perché abbiamo sempre dovuto adeguare i vari locali che, nel tempo, ci sono stati affidati, per poterne fruire al meglio. È che ci sentiamo trascurati, come se il Carnevale fosse un fastidio e non un evento capace di portare in centro decine di migliaia di persone, molte delle quali – conclude Koren – provenienti da fuori regione o addirittura dall’estero».
Dello stesso tenore il parere di Alessandro Tramarin, da anni alla guida del rione di Barriera Vecchia, per quanto concerne il Carnevale. «È vero – ammette – meglio questo del nulla. Ma non vorremmo ritrovarci per l’ennesima volta nella condizione di dover andare a elemosinare un nuovo padiglione quando la sfilata del 2019 si sarà conclusa. Adeguare uno spazio come questo – sottolinea – significa centinaia di ore dedicate dai volontari alla pulizia dei bagni, alla posa dei cavi elettrici, indispensabili per attivare gli strumenti che utilizziamo per fare i carri, alla sistemazione dello spazio al primo piano del Magazzino 16, che potrebbe diventare la sede del Comitato. Non vorremmo insomma che, fra un anno, il Comune ci dicesse “grazie, accomodatevi perché questo capannone è stato destinato ad altro”. Abbiamo già dovuto buttare – rammenta Tramarin – parte del materiale che avevamo lasciato nel piazzale del museo De Henriquez, perché sottoposto alle intemperie e quindi non più utilizzabile. Perciò – conclude – non vorremmo andare incontro ad altre delusioni».
Insomma nei rioni, coloro che amano il Carnevale si sentono figli di un Dio minore. «Dobbiamo accontentarci – dice con una punta di ottimismo Roberto De Gioia, presidente onorario del Comitato per il Palio del Carnevale, nonché consigliere comunale in carica con i Verdi-Psi, forza d’opposizione – perché la concessione è gratuita. Abbiamo sempre fatto tutto da soli – ricorda – e neppure stavolta possiamo sperare in aiuti dall’esterno, a iniziare dal Comune. L’amministrazione ci è venuta incontro individuando questa soluzione – continua De Gioia –, ora non resta che rimboccarci le maniche e trovare all’interno del nostro gruppo le persone e i mezzi indispensabili per trasformare il Magazzino 16 nella nuova sede per l’allestimento dei carri».
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