Nel periodo natalizio anche il micio ingrassa. Ecco i consigli utili per metterlo a dieta

È frequente l’abitudine di concedere qualche leccornia in più a Fufi durante le feste, ma il rischio obesità per i felini non va sottovalutato 

Le festività si concludono, formalmente, proprio oggi e quindi è giunta l’ora di mettere freno alle esagerazioni culinarie dell’ultimo periodo, vale sia per le persone che per gli animali domestici. Quindi, come rimettere in forma il micio che, durante le feste magari, è stato nutrito più del solito e, di conseguenza, ha messo su qualche etto di troppo? Deliziare i nostri amici con qualche bocconcino extra o dosi di cibo più abbondanti è per i proprietari una dimostrazione d’affetto, ma i risvolti negativi sono dietro l’angolo.

Come ben sa chi è proprietario di un gatto, i felini non hanno remore a chiedere cibo. Tuttavia non sempre si tratta di fame vera e propria: gli esemplari tenuti esclusivamente in casa, vista l’assenza di stimoli e passatempi, mangerebbero anche solo per noia. Ma come capire se il proprio animale è in sovrappeso? Facendo attenzione se ci sono cuscinetti adiposi nella zona dell’addome o di quella lombare, se Fufi non è agile e atletico, se sollevandolo da terra si fa più fatica, se non si riescono a palpare le costole o se la vita non è ben visibile e poco delineata.

Nel caso si noti un aumento di peso, correre ai ripari è imprescindibile: il primo passo è ridurre le dosi di cibo. Diversi esperti sono del parere che il gatto di casa andrebbe nutrito due o tre volte al giorno, sia con alimenti secchi che umidi. In ogni caso, consultare il veterinario, qualsiasi decisione si debba prendere, è sempre una buona idea. In commercio esistono anche alimenti ipocalorici, appositamente studiati per i mici che devono mettersi a dieta. Infine è utile incentivare il proprio felino a fare attività fisica, attraverso il gioco magari: qualche salto per afferrare una pallina oppure qualche rincorsa dietro alla lucetta del puntatore laser.

Secondo l’esperta di comportamento animale Zazie Todd, in natura i gatti farebbero almeno cinque pasti al giorno: si tratta di un’abitudine legata all’istinto di cacciatori, infatti i felini non addomesticati potrebbero tranquillamente cacciare e poi mangiare le loro prede per tutto il giorno. A detta della studiosa, insomma, questa constatazione andrebbe tenuta a mente soprattutto quando si effettua la suddivisione dei pasti nell’alimentazione casalinga. D’altro canto, gli animali totalmente liberi mangiano quanto e ogni volta che vogliono, finché non sono sazi. In fin dei conti, il gatto domestico, seppur ben contento di ricevere qualche coccole e trascorrere una serata sul divano accanto al suo umano, non sarà mai del tutto addomesticato e la sua parte ancestrale sbucherà fuori ogni volta che ne avrà la possibilità. —

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