Nel paradiso dei pappagalli la “regina” Flora canta Mozart

MUGGIA. Si chiama Miriam Bisiacchi, è muggesana e ha un hobby piuttosto insolito: allevare pappagalli. Tanti pappagalli. La sua “collezione” attualmente ammonta ad alcune centinaia di pennuti, tutti rigorosamente anellati e residenti nelle gabbie e nelle voliere all’interno della sua villetta, immersa nel verde delle colline di Muggia.
Accanto ai tre cagnoloni Yuma, Kilian e Ares e a cinque cincillà originari delle Ande, Miriam - in passato interprete di inglese e tedesco, pittrice e modellista orafa, oggi completamente assorbita dalla sua nuova vita - accudisce da una quindicina d’anni, assieme al marito Alessio e alla figlia Jasmine, 14 specie di pappagalli. L’ultimo arrivato è un “Amazona Leucocephala”, più conosciuta come Amazzone di Cuba, variopinto pappagallo caraibico. Ma a farla da padroni assoluti sono i mitici pappagallini inseparabili, Agapornis Roseicollis e Personata, quelli multicolori, per decenni una delle attrazioni principali a Trieste nelle vetrine del negozio Natura Viva.
E pensare che il “paradiso muggesano” dei pappagalli nasce da una... rondine. Racconta Miriam: «Una quindicina di anni fa, poco prima di portare mia figlia all’asilo, recuperammo una rondine vittima di una grandinata. Purtroppo la rondine non ce la fece a sopravvivere. Per non far trovare la gabbia vuota a mia figlia che stava per tornare a casa, decisi di chiedere ad un vicino amante degli animali se avesse un canarino: mi ritrovai ad avere in casa i miei primi due pappagallini». Da lì è iniziata una escalation incredibile: «Ho iniziato ad appassionarmi, a farmi una cultura su questi pennuti, e col passare degli anni la nostra famiglia si è ingrandita di molto, tanto che abbiamo comperato una casa nel verde e la mia competenza ha iniziato ad assumere una fama europea e addirittura mondiale».
Bisiacchi ha anche fatto divulgazione scientifica impartendo anche nozioni sull’alimentazione dei pappagalli: «I semi di girasole, ad esempio, vanno offerti in piccola quantità essendo grassi: un buon misto di semi vari deve essere integrato per la maggior parte delle specie con frutta e verdura». Sulla salute e sull’alloggiamento: «I pappagalli non sono soprammobili, hanno bisogno di ampie gabbie nel senso orizzontale per poter sgranchire le ali, visto che sono nati per volare, e hanno bisogno di attività per passare il tempo».
La muggesana, poi, è diventata campionessa ad Aalst, località belga che ogni anno a settembre ospita la più grande esposizione ornitologica di Agapornis d’Europa. «A Muggia sono arrivate persone dal Medio Oriente, esattamente dal Kuwait e dal Bahrein, per vedere i miei esemplari» ricorda con orgoglio Miriam. Una delle peculiarità del suo operato è quella di fare una serie di incroci tra i pappagallini per ottenere sgargianti colorazioni del piumaggio; l’altra è l’allevamento a mano svolto per alcuni esemplari destinati a diventare “pet”.
Alcuni quesiti, vista la presenza così elevata di uccelli in casa, sorgono quasi spontanei. Ma Bisiacchi ha le risposte pronte: «Di notte riusciamo a dormire perché anche i pappagalli riposano, i vicini non si sono mai lamentati, spesso lascio uscire alcuni esemplari fuori dalle gabbie, ma è necessario tenerli d’occhio, per evitare che distruggano i mobili o trovino il modo di intossicarsi o farsi del male. Per quanto riguarda la convivenza con i cani è stata inizialmente difficile, ma oggi posso serenamente affermare che siamo davvero tutti una grande famiglia».
Ma perché tanta passione per i pappagalli? «Premettendo che non ci guadagno nulla, anzi le spese tra cibo, alloggi, accessori e veterinario sono piuttosto elevate, posso solamente dire che per me i pappagalli sono gli animali più intelligenti che esistano. Ed è il caso di sfatare il mito che i pappagalli ripetono solo quanto viene loro insegnato. Ragionano e sono dei veri e propri animali da compagnia». Tra tutti i pennuti, Bisiacchi non ha esitazioni nell’individuare la sua prediletta. Si chiama Flora. È un’amazzone dalla testa gialla. La sua caratteristica? Recita diverse filastrocche e adora l’opera. La sua aria preferita? La Regina della notte. Insomma, se doveste sentire Mozart riecheggiare da una villa muggesana non stupitevi: è semplicemente Flora, la “regina” dei pappagalli di Miriam Bisiacchi.
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