Nel nuovo corso Verdi spunta il limite di 30

Prima applicazione del piano del traffico. Il sindaco: «Decisione presa perché in centro si corre troppo. Non c’entra il rischio di rovinare il porfido»
Di Francesco Fain
Bumbaca Gorizia 02.09.2014 Limite 30 Kmh Corso Verdi Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 02.09.2014 Limite 30 Kmh Corso Verdi Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Arriva la prima "zona 30" in città. Che coincide con la prima applicazione del nuovo Piano del traffico in elaborazione da parte del Comune. Interessato al nuovo limite di velocità è il tratto, appena risistemato, di corso Verdi, quello che costeggia i Giardini pubblici. Non solo sono stati eliminati i posti-auto ma è stato introdotto pure il limite dei 30 chilometri orari. E subito scoppia la polemica in città: vuoi vedere che l'hanno fatto perché temono che il porfido, appena ultimato, vada in frantumi?

Il sindaco Romoli esclude recisamente questa ipotesi. «La pavimentazione non c'entra nulla perché la strada è stata costruita appositamente per sopportare il traffico. Semmai, l'abbiamo fatto perché anche in centro si corre troppo. Vogliamo spegnere i bollenti spiriti a chi spinge troppo sul pedale dell'acceleratore. Allestiremo altre zone 30 lungo altre strade del centro. Stiamo facendo le valutazioni del caso. Il motivo è sempre lo stesso: abbassare la velocità delle auto lungo le strade più centrali». Polemiche o non polemiche, dunque, il Comune va avanti per la sua strada. Così come vanno avanti i lavori lungo l'altro tratto di Corso Verdi, quello dalla Posta sino via Mameli. Da una settimana sono al lavoro 14 posatori. L'obiettivo è di completare l'intervento entro i prossimi 15 giorni. Lo ha comunicato il responsabile dell'impresa aggiudicataria del cantiere al sindaco facendo il punto della situazione riguardo all'intervento, arrivato ormai alla fase conclusiva.

D'ora in avanti non si potrà più parcheggiare nel tratto che costeggia i Giardini pubblici. La carreggiata, con la sua nuova conformazione, si è ristretta notevolmente a causa dei grandi marciapiedi previsti dal progetto: impossibile prevedere un doppio senso di marcia e una fila di posti-auto. Peraltro, non si tratta nemmeno di una novità. Già si sapeva che il "nuovo" corso Verdi sarebbe stato disciplinato in questa maniera. Eppure, sino a quando i lavori procedevano, i vigili urbani chiudevano un occhio e lasciavano parcheggiare. Il risultato? Una lunga teoria di auto lasciate a ridosso al marciapiedi, talvolta anche in maniera disordinata, selvaggia. Ma da qualche giorno ormai fa bella mostra di sè il cartello di divieto di sosta. «La misura - ripete il sindaco Romoli - è stata presa perché la carreggiata non consente alcun restringimento. Abbiamo comunque dato disposizioni alla Polizia municipale di applicare con gradualità il provvedimento». In altre parole, in questi giorni, c'è stata una certa "comprensione", poi scatteranno le sanzioni. «E devo dire che mi sembra che gli automobilisti stiano sostanzialmente rispettando il divieto di sosta», annota il primo cittadino.

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