Nel mondo di Pollicino tra corsi di capoeira, laboratori di disegno e scambi interculturali

Nato nel 2014 lo spazio per l’infanzia ospitato a Borgo San Mauro offre proposte educative per bimbi da 12 a 36 mesi e corsi per genitori 

“Driiiin!!!”. “Ciao!”. “Zdravo!”. Alcuni piccoli fingono di parlare al telefono. Più in là, tre bimbe disegnano con gli acquerelli. Benvenuti da Pollicino, il servizio educativo dato in concessione alla cooperativa La Quercia dal Comune di Duino Aurisina. Questo splendido spazio gioco, ubicato in Borgo San Mauro, è un luogo multiculturale dedicato alla prima infanzia e dal 2014 è gestito dalla cooperativa. Ne usufruiscono i bambini 12-36 mesi, dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 13. Qui, le educatrici propongono diverse attività.

Di norma, ogni giorno tra le 10.30 e le 11.30, i bambini possono frequentare i laboratori ed immergersi nel gioco simbolico, pittorico, oppure manipolare la pasta di sale o giocare con l'acqua. Le educatrici del servizio propongono anche percorsi sensoriali, musicali e motori (nello specifico, lo psicomotricista Enrico Degenhardt si occupa di tutti i laboratori e corsi di psicomotricità). I piccoli hanno la possibilità di curare anche un orto e gli anni scorsi è stato organizzato pure un corso di lingua inglese. Pollicino è anche una ludoteca 1-6 anni, gratuita per i residenti. Questo servizio, solitamente aperto tre giorni a settimana, attende ancora di poter ripartire dopo lo stop imposto dall’ emergenza Covid.

Le iniziative di Pollicino sono spesso rivolte anche ai genitori. Due volte all'anno, per esempio, vengono organizzate gite nelle fattorie del territorio e sono previsti anche incontri formativi, percorsi sonori (come quello per conoscere le campane tibetane), spettacoli o letture animate per le famiglie. In questi anni, Pollicino ha instaurato anche una proficua collaborazione con il Programma nazionale Nati per Leggere. In passato, è stato poi promosso un corso di capoeira, nato dall'alleanza con una pediatra.

Tra le attività, insomma, c’è l'imbarazzo della scelta. Daniela Rupel, referente della cooperativa, spiega: «La filosofia che anima il servizio Pollicino sono la centralità del bambino (inteso come persona) e l'obiettivo di fornire un servizio accogliente e stimolante basato sul gioco nel quale il bambino si senta libero di sperimentare».

Pollicino, da qualche anno, porta avanti con successo anche un interessante progetto interculturale legato alla protezione internazionale dei minori stranieri, in collaborazione con la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin (che collabora nella rete Siproimi). L’intento è quello di accogliere temporaneamente nel servizio anche minori rifugiati (o parenti di bambini giunti a Trieste per poter accedere a cure non possibili nei luoghi d’origine).

L’idea è quella di permettere a questi bambini di essere supportati dal punto di vista educativo e di creare una buona occasione di integrazione con chi è già iscritto nel servizio, favorendo la conoscenza di culture diverse e la socializzazione. E così, l’équipe educativa bilingue, in rete con i servizi sociali e sanitari, sta facendo un ottimo lavoro.

Ecco dunque un bel servizio educativo, che valorizza il gioco ed è attento anche all'educazione interculturale, all'accoglienza e all'inclusione. Per info: pollicino@cooperativalaquercia.it —


 

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