Nel centro di Baradel dove la volpe cieca è destinata a restare mentre l’amica faina se ne andrà
Negli spazi ospiti fissi la bufala Nerina e la maialina thailandese Rosi

La volpe ormai stanziale perché quasi cieca. Foto Bonaventura
Ormai non ha paura dell’uomo e si fa avvicinare la volpe che nel Centro di recupero della fauna selvatica di Terranova divide il suo spazio con una faina, senza conflitti. Arrivato nella struttura poco più di un anno fa in pessime condizioni, l’animale si è ripreso, ma è rimasto quasi cieco. «Gli altri esemplari siamo riusciti a reintrodurli in natura, ma per lei non c’è questa possibilità», spiega Damiano Baradel, che spera invece di poter liberare la faina, che pure aveva seri problemi agli occhi, in via di superamento, però.
Centro di recupero faunistico di Terranova: il video
La volpe non è e non sarà, comunque, il solo ospite stanziale del Centro di recupero della fauna selvatica ed esotica. Con lei a Terranova rimarranno alcuni animali che nella struttura hanno trovato una seconda vita, come la bufala Nerina, un cammello, alcuni lama, dei maialini vietnamiti, un cavallo, tutti a suo tempo sequestrati perché stavamo conducendo una vita in pessime condizioni.
Uno dei recinti e dei ricoveri di cui è dotato il Centro ospita ora anche un piccolo gruppo di pecore d’Ouessant, appartenenti alla razza ovina più piccola al mondo, originaria dell’isola dal nome omonimo antistante le coste bretoni. Cedute da un privato, le pecore da sette sono diventate nove a ridosso della Pasqua, grazie a un fiocco rosa e a uno azzurro.
«Sono nati un maschio e una femmina da due diverse mamme, perché questa razza partorisce solo un piccolo all’anno», spiega Baradel, che nei prossimi giorni dovrà anche provvedere alla tosatura delle pecore adulte, che pesano al massimo tra i 15 e i 20 chilogrammi e hanno un’altezza di 45-50 centimetri al garrese.
Ai cani di casa, tra cui svetta l’alano Rania dagli occhi azzurri, si è invece aggiunta la maialina thailandese Rosi, nata a Terranova e che, come gli altri quattro zampe di casa, apprezza soprattutto i “grattini” sulla pancia girovagando negli spazi. —
LA. BL.
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