Nel canile 24 box pieni ma abbandoni in calo. I gatti vera emergenza

LUCINICO Una struttura da migliorare, quella del canile di Lucinico, e forze fresche (leggasi volontari) da reperire. Con l’abbandono di tanti, troppi gattini che è il fenomeno forse più preoccupante del momento. Sono queste, ad oggi, le priorità dell’Aipa, l’associazione che gestisce il canile e il gattile di Gorizia e più in generale è punto di riferimento in provincia per tutto ciò che riguarda la tutela degli animali.
Il sodalizio ha appena cambiato pelle con l’insediamento del nuovo direttivo, ed è già proiettato agli impegni del futuro, visto che a fine anno andrà ridiscussa la convenzione per la gestione del canile. Intanto, nel mezzo, c’è la quotidianità, ovvero l’impegno nella cura di tutti gli animali il cui destino è in mano all’associazione. «Il canile in questo momento è pieno, con 24 cani che occupano altrettanti box, e altri due che sono in attesa di entrare, ospitati nei box contumaciali – spiega il nuovo presidente dell’Aipa, Ervino Peressini –. Anche se le adozioni sono sostanzialmente ferme, fortunatamente il fenomeno degli abbandoni è in calo negli ultimi anni, e il problema principale che ci troviamo ad affrontare è la scarsità di personale. I volontari non sono tanti, e malgrado il loro impegno non possono coprire tutte le necessità: non a caso punteremmo un domani anche a promuovere progetti di alternanza scuola lavoro o tirocini con le università».
La prospettiva si ribalta completamente, invece, se parliamo di gatti e di gattile. In questo caso i volontari sono più numerosi, ma è anche ben più preoccupante il fenomeno degli abbandoni, con continui ritrovamenti di cucciolate. «Le colonie feline di cui le gattare si prendono cura sono 54 – dice ancora Peressini –, mentre gli ospiti del gattile, tra animali anziani o malati, o semplicemente di passaggio, sono sicuramente più di cinquanta, anche se variano molto a seconda del periodo». Come detto però oltre all’ordinaria amministrazione l’Aipa guarda in prospettiva, a ciò che va fatto per migliorare la gestione del canile, che resta l’impegno più pressante per l’associazione. Allo scopo è stato aperto un tavolo di lavoro con il Comune, e le richieste del sodalizio si concentrano sulla struttura (dove ad esempio il sistema di distribuzione d’acqua funziona male, a causa della pressione troppo scarsa), sull’implementazione dell’illuminazione e della segnaletica, visto che il canile è lontano e isolato dalla città, mal servito dai mezzi pubblici e dunque difficilmente raggiungibile da chi non lo conosce.
«In tal senso il Comune ha preso una serie di impegni, anche per ciò che riguarda la manutenzione straordinaria del canile, e noi restiamo fiduciosi nel fatto che le cose possano migliorare», dice Peressini. Tra gli interventi che nel prossimo futuro l’amministrazione comunale dovrà realizzare ci sarà senz’altro quello dell’adeguamento dell’impianto di areazione dei box, per garantire temperature accettabili per i cani nei caldi mesi estivi, e più miti durante l’inverno, evitando anche che l’acqua geli nelle tubature. Per quanto riguarda la dimensione dei box, invece, il canile di Gorizia è già adeguato alle nuove normative regionali. «Ma ci sono anche altri progetti che ci stanno particolarmente a cuore – dice l’assessore comunale al Benessere degli animali, Chiara Gatta –. In particolare vorremmo costituire una consulta delle associazioni animaliste, da settembre, e instaurare un rapporto diretto con le scuole, dalle elementari alle superiori, per promuovere un rapporto più consapevole con gli animali, che non sono giocattoli, e avvicinare nuove leve al volontariato, promuovendo così anche le adozioni».
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