Nei negozi della Croazia compaioni i primi cartellini coi prezzi sia in kune sia in euro
POLA La Croazia diventerà il ventesimo membro dell’eurozona il primo gennaio prossimo, data dalla quale il Paese potrà usare l’euro a un tasso di cambio che il Consiglio dei ministri dell’Economia e Finanze dell’Ue ha fissato a 7,53450 kune per euro.
E intanto Fortenova, gruppo produttore e distributore nell’agroalimentare nato nel 2019 sulle ceneri del colosso croato Agrokor, ha bruciato i tempi iniziando a esporre i prezzi in kune e anche in euro: il tutto molto in anticipo rispetto al 5 settembre, quando scatterà l'obbligo. «L'intera operazione ha il costo di 4 milioni di euro», ha spiegato alla Televisione pubblica l’amministratore delegato di Fortenova Fabris Peruško: «Abbiamo avviato la doppia esposizione del prezzi in tre rivendite pilota per arrivare poi a estenderla all’intera rete dei nostri 600 punti vendita ubicati in tutto il Paese: e contiamo di farlo entro questo mese».
Si sta preparando ai doppi prezzi pure la compagnia Dm, presente con le sue rivendite in tutta la Croazia. «Dal primo agosto - ha detto il portavoce Ivan Horvat - tutti i prezzi dei prodotti sugli scaffali saranno sia in euro che in kune». L'esempio di Fortenova e Dm sarà seguito nei prossimi giorni anche da altre catene commerciali, partendo dai punti vendita lungo la costa, considerata la massiccia presenza di villeggianti, che in questo momento sono quasi un milione.
E all'euro si stanno preparando ovviamente anche le banche. «Questo passo - ha dichiarato Dinko Lučić, al vertice della Privredna banka Zagreb di Zagabria, controllata dal Gruppo Intesa - significherà il calo dei tassi di interesse sia a medio che lungo termine; ma quello che è più importante per i cittadini, costituirà l'eliminazione del rischio valutario per i mutui». Nei preparativi sono inclusi naturalmente anche i bancomat che da gennaio inizieranno a versare gli euro.
Le relative banconote saranno stampate fuori dal Paese, mentre alle monete provvederà la zecca croata, che si metterà in moto nei prossimi giorni. «Per finire in tempo dovremo lavorare con i nuovi macchinari su tre turni spalmati sulle 24 ore», ha detto il Governatore della Banca nazionale Boris Vujčić.
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